Era da molto che volevo sedermi alla
scrivania e scrivere questa recensione, un libro che ho desiderato leggere perché
affascinata dalla trama e dallo stile dell’autrice.
Finalmente una donna che sa scrivere un
horror inquietante e carico di humour nero, una scrittrice che ha anticipato i
tempi (basti pensare che ha esordito nel 1948) e ha ispirato autori del calibro
di Stephen King.
Pian piano recupererò tutti i suoi libri ma
oggi voglio parlarvi de L'incubo di Hill House, a mio parere un piccolo capolavoro dell’horror!
Titolo: L'incubo di Hill House §
Autrice: Shirley Jackson §
Pagine: 240
Casa editrice: Adelphi § Genere: Horror
«In questo autentico classico del genere
gotico, Eleanor Vance, giovane e tormentata donna che non ricorda di essere mai
stata felice in tutta la sua vita, viene assoldata dal sinistro professor
Montague, aspirante cacciatore di fantasmi, per un soggiorno sperimentale a
Hill House ... Giunta a destinazione, Eleanor si trova davanti una casa “che
sembrava aver preso forma da sola, assemblandosi in quel suo possente schema
indipendentemente dai muratori”; un edificio che “drizzava la testa imponente
contro il cielo senza concessioni all'umanità”; una costruzione immune da ogni
esorcismo: “un luogo non adatto agli uomini, né all'amore, né alla speranza”;
una casa che si rifiuta di essere una dimora accogliente così come Eleanor
vorrebbe sfuggire a un sistema di vita che le ha portato soltanto infelicità».
Tommaso Pincio.
“Nessun organismo vivente può restar sano a lungo
in condizioni di assoluta realtà; si crede che perfino allodole e cavallette
sognino.
Hill House, che sana non era, si ergeva sola contro
le sue colline, chiusa intorno al buio; si ergeva così da ottant'anni e avrebbe
potuto continuare per altri ottanta.
Dentro, i muri salivano dritti, i mattoni si
univano con precisione, i pavimenti erano solidi, e le porte diligentemente
chiuse; il silenzio si stendeva uniforme contro il legno e la pietra di Hill
House, e qualunque cosa si muovesse lì dentro, si muoveva sola.”
Incipit
Il professor Montague studia i fenomeni
paranormali ed è alla costante ricerca delle prove della presenza dei fantasmi,
organizza così un soggiorno nella terribile villa di Hill House: un luogo
carico di oscurità che tiene alla larga la gente del luogo e i villeggianti che,
ignari, cercano di trascorrervi le vacanze fuggendo poi a gambe levate.
Il nostro cacciatore di fantasmi vuole però
riunire un gruppo di persone particolari, gente che abbia già avuto contatti
con il mondo paranormale.
Lo scopo del professore è di circondarsi di
alleati particolarmente sensibili a questi fenomeni, condurli nella casa
maledetta e soggiornarvi per una settimana, raccogliendo tutte le prove
possibili dell’esistenza di una qualche entità.
Si forma così un gruppetto stravagante e
molto particolare: la strana e vaneggiante Eleanor, la spregiudicata e leziosa
Theodora, l’elegante perdigiorno Luke futuro erede della dimora e lo scialbo e
insicuro professore.
I quattro si danno incontro a Hill House,
la loro avventura inizierà con l’arrivo del crepuscolo.
L’intera storia ci viene narrata dal punto di vista di Eleanor, un personaggio principale davvero particolare e intrigante.
L’intera storia ci viene narrata dal punto di vista di Eleanor, un personaggio principale davvero particolare e intrigante.
Eleanor
è una donna molto introversa che vive persa nei meandri della sua mente, la sua
fervida immaginazione l’ha salvata dai lunghi anni di solitudine passati al
capezzale di una madre malata e odiosa.
Alla morte della donna Eleanor si ritrova
sola, senza un soldo e una casa, costretta a chiedere ospitalità all’insopportabile
sorella, si sentirà sempre fuori posto e non accettata.
Mentre Eleanor faceva da badante alla
madre, la sorella si è sposata, ha avuto una figlia, possiede una casa comoda e
una vita soddisfacente. Ora, invece di essere riconoscente verso la donna che
ha dedicato tutta la vita alla loro madre,
la sorella la tratta malissimo e la mette a dormire in uno sgabuzzino.
la sorella la tratta malissimo e la mette a dormire in uno sgabuzzino.
Quando Eleanor riceverà l’invito del
professor Montague scapperà immediatamente e raggiungerà la villa e la libertà
tanto desiderata.
La
seconda protagonista di questo romanzo è la cupa e maligna Hill House, una
dimora centenaria che semina terrore negli abitanti dei paesi vicini, la sua storia è piena
di aneddoti terrificanti, morti assurde, follia dilagante e presenze sinistre.
La
casa sembra avere una vita propria, non da l’idea di essere infestata ma di
essere lei stessa la parte attiva nei vari eventi che si susseguono al suo
interno, tra le mura imperfette, le pareti inclinate, i pavimenti pendenti e
scricchiolanti ci si sente osservati, scrutati nel profondo.
Ma
dove finisce la realtà e dove inizia l’incubo?
Si
tratta solo di suggestione o la dimora cerca avida la sua prossima preda?
Pagina dopo pagina, la tensione aumenta e
si accumula nel lettore che si chiede continuamente quando avverrà il prossimo
agguato, un senso di minaccia
aleggia nei lunghi e sbilenchi corridoi di Hill House che sembra ghignare divertita per il terrore che riesce a suscitare.
aleggia nei lunghi e sbilenchi corridoi di Hill House che sembra ghignare divertita per il terrore che riesce a suscitare.
La
Jackson mescola con tale maestria realtà e follia che il confine tra le due
appare così sfumato da mandarci in confusione.
La
mente di Eleanor diventa vaneggiante e ambigua, preda di deliri e sogni ma, è
lei che è pazza o è la casa che la sta divorando?
Non
lo sapremo mai perché questo è un libro irrisolto che nasconde molteplici
chiavi di lettura.
Un
horror elegante, scritto con uno stile eccelso e capace di far scaturire ansia
e paura senza utilizzare scene splatter e trash tipiche del nostro panorama
dell’orrore.
Nel crescendo finale tutto vacilla, la
mente dei personaggi si sfalda e sprofonda pian piano nella follia, il gruppo
così compatto all’inizio si spacca, gli equilibri oscillano e la casa sogghigna
soddisfatta sullo sfondo.
Questo
libro è infestato! Leggetelo!
Valutazione
Conosci
l'autrice
SHIRLEY JACKSON (1916-1965) è stata una
scrittrice e giornalista statunitense. Particolarmente nota come autrice de
L'incubo di Hill House del 1959 e La lotteria, ha esordito nel 1948 sulla
prestigiosa testata The New Yorker.
Nella sua carriera ha scritto anche opere
per ragazzi come Nine Magic Wishes e un adattamento teatrale di Hansel e
Gretel, dal titolo The Bad Children.
I suoi romanzi sono pubblicati in Italia da
Adelphi.
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