Era da molto tempo che volevo leggere
qualcosa di Oliver Sacks anche perchè, lavorando come infermiera in neurologia/cardiologia sono parecchio interessata alle tematiche che tratta, finalmente ci sono riuscita.
Sono rimasta molto colpita da questa
lettura, tanto che credo recupererò anche il resto della bibliografia di questo
scrittore medico che sa veramente parlare di malattia con tatto, umanità e
grande intelligenza.
Titolo: L'uomo che scambiò sua moglie per un
cappello § Autore: Oliver Sacks
Pagine: 320 §
Casa editrice: Adelphi § Genere: Raccolta di racconti, Medico
Come per la maggior parte degli Adelphi non
c'è una vera e propria trama ma, una citazione che descrive in poche parole il
libro.
"E' un libro che vorrei consigliare a
tutti: medici e malati, lettori di romanzi e di poesia, cultori di psicologia e
di metafisica, vagabondi e sedentari, realisti e fantastici. La prima musa di
Sacks è la meraviglia per la molteplicità dell'universo." Pietro Citati
Oliver Sacks è un neurologo di fama
mondiale, scrittore, medico, psichiatra, chimico e accademico, ha insegnato
nelle più grandi facoltà universitarie americane e ha scritto molteplici libri
che hanno come tema le malattie neurologiche.
L'uomo
che scambiò sua moglie per un cappello è una raccolta di casi clinici ma,
strutturati come racconti e non come schedari medici.
Nell’800 era pratica dei dottori scrivere i propri casi sotto forma di storia che mettesse in luce non solo i segni e i sintomi di una determinata patologia ma,
anche e soprattutto, il risvolto psicologico che questa aveva sul paziente.
Nell’800 era pratica dei dottori scrivere i propri casi sotto forma di storia che mettesse in luce non solo i segni e i sintomi di una determinata patologia ma,
anche e soprattutto, il risvolto psicologico che questa aveva sul paziente.
Al centro del caso clinico c’era l’uomo con
tutte le sue sfaccettature.
Con l’avvento del metodo scientifico medico
si è passati a una diversa forma: il
caso clinico come raccolta di dati.
La nuova prassi è la raccolta di una lista di informazioni sul
paziente come età, peso, altezza, sesso, anamnesi remota (patologie passate) e
prossima (segni e sintomi attuali).
Al centro di questi scritti non vi è più l’uomo
ma la malattia, si ha quindi una spersonalizzazione nell’essere umano a favore
della patologia che prende il sopravvento e acquista sempre più importanza.
Possiamo così trovare la tipica e triste
realtà del medico che non parla del signor Rossi e del suo problema ma solo del
problema.
Proprio
in questa differenza di forma sta la bellezza della raccolta di casi clinici di
Oliver Sacks: il paziente, l’essere umano con tutte le sue fragilità torna
protagonista.
«Mi sento infatti
medico e naturalista al tempo stesso; mi interessano in pari misura le malattie
e le persone; e forse anche sono insieme, benché in modo insoddisfacente, un
teorico e un drammaturgo, sono attratto dall’aspetto romanzesco non meno che da
quello scientifico, e li vedo continuamente entrambi nella condizione umana,
non ultima in quella che è la condizione umana per eccellenza, la malattia: gli
animali si ammalano, ma solo l’uomo cade radicalmente in preda alla malattia» Oliver Sacks
I casi raccontati fanno parte del bagaglio
lavorativo di Sacks, una raccolta delle più svariate patologie neurologiche
alcune talmente assurde da sembrare impossibili.
Conosceremo l’uomo che vive perennemente
nel passato perché ha dimenticato gli ultimi vent’anni della sua vita, quello
che ha perso la capacità di vedere i volti e quindi arriva a scambiare la
moglie per un cappello, quello che non riconosce più la sua gamba e cerca continuamente
di buttarla giù dal letto cadendo a sua volta.
Scopriremo l’esistenza di patologie che
riescono a cancellare o compromettere la personalità, malattie come l’afasia
che rendono impossibile capire quello che gli altri dicono, fino alla perdita totale
del controllo su se stessi.
Sacks
racconta ogni storia con cura e umanità, soffermandosi sullo stato d’animo dei
pazienti, le implicazioni psicologiche della patologia e il supporto necessario
non solo al corpo con l’utilizzo di farmaci adeguati ma soprattutto all’uomo.
La
capacità empatica di questo medico lo rende estremamente speciale, mentre
leggiamo capiamo che questo è il professionista che vorremmo incontrare nel
momento del bisogno. Un dottore interessato al paziente come persona e non solo
come patologia.
La miriade di personaggi che popolano
queste storie vengono presentati come persone normali: il musicista, il
marinaio, la sportiva, l’artista ma, al di là dell’apparenza c’è la voragine
lasciata dalla malattia.
Un vuoto invisibile che colpisce la parte
più profonda del sé, quell’elemento fondamentale per determinare il proprio io.
Sono
pezzi di vita che vanno perduti e Sacks, da abile narratore qual è, ci spiega
con profonda umanità cosa vive chi si trova in queste situazioni.
Deficit
ed eccessi diventano una sorta di catalogo degli orrori mitigato dalla bravura
di Sacks, che sa soffermarsi sulla meravigliosa potenza del nostro cervello e
sull'imprevedibile capacità umana di superare anche le prove più difficili.
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