Buon sabato, sono qui con l’ultima
recensione prima della mia chiusura feriale. Ebbene sì, vado in vacanza una
settimana in Trentino, più precisamente sul Lago di Ledro, là non avrò molta
tecnologia e i miei accessi a internet saranno molto brevi quindi, ho deciso di
staccare la spina e allontanarmi dal mondo per un po’!
Ma prima, voglio assolutamente parlarvi di
questo libro straordinario: Il Sognatore di Laini
Taylor.
Come sempre nella traduzione dei titoli si
perde qualcosa, quello originale è “Strange
The dreamer”, Strange è il
cognome del protagonista, una parola che gli appartiene solo in parte ma che
rispecchia la verità. Strange
tradotto significa: straniero, estraneo ma anche strano, particolare.
Il protagonista è un orfano di cui non si
sanno le origini e quindi è uno straniero, una persona dall’identità sconosciuta
e, allo stesso tempo, è un tipo davvero strano e notevole. Quindi il suo
cognome, messo nel titolo, ha moltissime sfumature che in quello italiano non
ci sono.
Titolo: Il Sognatore § Autrice: Laini Taylor §
Pagine: 524
Casa editrice: Fazi-Collana LainYa § Genere: Fantasy, Y/A
È il sogno a scegliere il sognatore, e non
il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente.certo che il
suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri
che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della
fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un'esistenza anonima. Eppure il
bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti
che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell'oblio da duecento anni:
ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico
dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per
Lazlo in un'ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo
alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri
dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande,
ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma
quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua
delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il
Sognatore si delinea l'opportunità di vivere un'avventura dalle premesse
straordinarie.
Lazlo Strange è un orfano, la guerra che ha
colpito il suo regno ha portato morte e distruzione ovunque, così, moltissimi
bambini e neonati sono stati caricati su carri e condotti nei monasteri del
paese.
Lazlo ha la fortuna di finire in un luogo
di conoscenza, i monaci che si prendono cura di lui sono addetti alla scrittura
di manoscritti, per questo motivo il bimbo cresce circondato da storie ma, solo
una di queste, farà breccia nel suo animo.
Si tratta della storia di una bellissima
città misteriosa, un luogo magico a cui solo pochi stranieri avevano accesso,
un regno di cui non si ha più notizia da oltre duecento anni e che, proprio per
questo, è diventato leggenda.
Nessuno ricorda il suo vero nome, per tutti
è la città di Pianto e molti sono convinti che non sia mai esistita ma Lazlo
sente che è tutto vero.
Diventato bibliotecario nella prestigiosa
città accademica di Zosma, passerà anni alla ricerca di qualsiasi scritto
inerente a Pianto, per lui, scoprire il mistero che ha avvolto nell’oblio quel
luogo incantato diventa una vera e propria ossessione.
Lazlo sogna ardentemente di visitarla,
camminare per le sue strade ricche di
meraviglie e prodigi ma sa che, purtroppo, è un desiderio irrealizzabile.
meraviglie e prodigi ma sa che, purtroppo, è un desiderio irrealizzabile.
Tutto cambia quando a Zosma giunge una
delegazione proveniente proprio da Pianto, un gruppo di guerrieri capitanato da
Eril-Fane, un eroe, il Massacratore di Dei.
La gente di Pianto è alla disperata ricerca
di aiuto, un ombra schiaccia la loro città da secoli e loro hanno bisogno delle
menti più intelligenti e abili del mondo per poterla sconfiggere.
Nonostante Lazlo sappia di non poter
aiutare, trova il coraggio per proporsi al grande guerriero che, colpito da
quanto il ragazzo conosca sul loro conto, decide di condurlo con se.
Inizia così l’avventura di Lazlo.
Questa è solamente la partenza ma non vi
racconterò altro perché vi rovinerei la storia e le molte scoperte che potrete
fare nel corso della lettura.
Se mi seguite su Instagram, saprete già
quanto ho amato questo romanzo che mescola moltissimi elementi fantasy, tra le
sue pagine troverete angeli, demoni e divinità.
Si ha
la sensazione di immergersi in un mondo che ricorda “Le mille e una notte”, un
luogo fantastico dove leggende, fiabe e misteri si intrecciano alla realtà.
Mi sono resa conto che raccontare la trama
di questo romanzo è veramente complicato, molto spesso condivido le storie che
leggo con mio marito che, pur non essendo un grande lettore, ama moltissimo
ascoltare le trame dei miei libri.
Proprio mentre narravo le vicende a Matteo,
ho capito che il mondo creato dalla
Taylor è così ricco di elementi fantastici, strani e originali da sembrare
assurdo ma, vi assicuro, che sulla carta funziona benissimo e risulta
incredibile!
Per
me è fantasia pura! Geniale!
Ho
amato moltissimo i dettagli, come il nome della città: Pianto, un nome
che non le appartiene ma che è l’unico che tutti ricordano.
Una città meravigliosa, ricca, colta e
fiabesca non può chiamarsi così!
Ma proprio nel suo nome si cela tutta la
disperazione del suo popolo, uomini, donne e bambini schiacciati da una coltre
di dolore, paura e angoscia.
La
Taylor ha lanciato un messaggio chiarissimo con questo romanzo, sotto la veste
del fantastico ha parlato con grande delicatezza e profondità di quanto la
guerra possa divorare l’animo umano!
Qui
viene posto l’accento sui conflitti etnici, sulle guerre civili ossia quando l’odio
tra due popoli porta alla catastrofe.
In questo tipo di conflitto non ci sono
vincitori, non ci sono buoni o cattivi perché, anche se in principio, una delle
due fazioni poteva avere ragione, alla fine entrambe si sono macchiate di atti
così orribili, disumani e deplorevoli da passare dalla parte del male.
Nei conflitti etnici l’odio si radica nel
cuore delle persone nel corso di generazioni
e generazioni, il passato è troppo pieno di dolore per essere dimenticato e così, la possibilità di creare una realtà nuova dove vivere insieme, in pace, sembra impossibile e irraggiungibile.
e generazioni, il passato è troppo pieno di dolore per essere dimenticato e così, la possibilità di creare una realtà nuova dove vivere insieme, in pace, sembra impossibile e irraggiungibile.
Il male agisce in modo subdolo e non sempre
si può compiere scelte giuste per tutti, il senso di colpa divora l’animo come
una malattia, non lascia scampo e trascina ogni cosa nel buio.
La Taylor riesce a spiegare tutto questo
attraverso gli abitanti di Pianto e, in particolar modo, nel personaggio di
Eril-Fane, il Massacratore di Dei.
Un personaggio secondario fondamentale,
costruito alla perfezione, con una profondità spaventosa, in lui si riversano
tutte le lacrime della città.
Nel corso del libro conosceremo molti altri
personaggi e in particolar modo una bellissima protagonista femminile, però mi
voglio soffermare sui poteri che possiedono questi essere straordinari perché,
anche qui, la Taylor è stata bravissima nel creare dei doni che racchiudono
luce e tenebre.
Sono poteri che possiedono un lato oscuro
estremamente forte, affondano nelle profondità dell’animo umano e solo chi li
usa può scegliere se renderli positivi o negativi.
Come per ogni potere c’è un prezzo da
pagare, bisogna fare molta attenzione perchè il confine tra bene e male è
estremamente labile, la magia di Pianto è ambigua e misteriosa proprio come la
città stessa.
Per concludere voglio spendere due parole
sulla scrittura della Taylor, non avevo mai letto nulla di suo ma vi assicuro che
ora recupererò tutto.
Una prosa ricca, oggettivistica e
pretenziosa, a tratti leggermente artificiosa ma l’ho amata perché sa dare vita
a immagini uniche, sa catturare, emozionare, creare sfumature meravigliose.
Poetica!
Ora mi fermo perché potrei tenervi qui in
eterno.
Vi ribadisco solo che è bellissimo e fiabesco, leggetelo!
Valutazione
Sei l'ennesima persona entusiasta di questo romanzo, e la mia curiosità sale sempre di più! Possiedo il libro in ebook ma sto aspettando a leggerlo per via del troppo hype che sta scaturendo da questo titolo. Però ammetto che la curiosità è tanta. :) Bella recensione!
RispondiEliminaMidori
Grazie mille! Leggilo, ne vale assolutamente la pena! *-*
Eliminaperò adesso come ci arriviamo al prossimo anno? Tortura
RispondiEliminaSiiii, speriamo lo portino in Italia al più presto! Intanto ci sfoghiamo con "La chimera di Praga"! ;D
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