16 aprile 2019

"La corte di rose e spine" di Sarah J. Maas


Buongiorno lettori, dopo più di una settimana, eccomi qui con un nuovo post e una nuova recensione. Purtroppo in questi giorni sono presa da mille cose e così, il tempo da dedicare al blog scarseggia, c’è anche da dire che sono fisicamente e mentalmente stanca quindi, anche quando ho un momento libero, preferisco spaparanzarmi sul divano a leggere o a guardare una serie tv.
Sabato, se tutto va bene (devo fare un interventino domani, incrociamo le dita) partirò per la montagna e così, farò tante belle letture e mi rilasserò.
Ma torniamo a noi, oggi vi parlo di La corte di rose e spine di Sarah J. Maas, che dire?
Sono rimasta folgorata, rapita, sopraffatta! Mi è piaciuto così tanto che ho valutato l’idea di comprare la versione inglese anche se, viste le sue 630 pagine, sarei morta nell’impresa di leggerla!
Per fortuna Chantal, del canale Youtube Fairywithhobbitfeet, mi ha annunciato l’uscita del seguito a giugno, amo la Mondadori! Quindi farò un piccolo sforzo e aspetterò il giorno incriminato per fiondarmi in libreria.
Con questa recensione partecipo al Gruppo di Lettura Questa volta leggo di Chiara, Una lettrice sulle nuvole¸ tema del mese: un libro fantasy!
In fondo alla recensione trovate tutte le date per seguire le numerose e bravissime blogger che partecipano e se volete unirvi al gruppo non dovete fare altro che chiedere.

Titolo: La corte di rose e spine § Autrice: Sarah J. Maas § Pagine: 406
Casa editrice: Mondadori § Genere: Fantasy

"Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me." Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge "ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita". Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...
Feyre vive con il padre e le due sorelle in un piccolo cottage vicino al bosco, proprio in quella foresta si trova il confine invisibile che divide il regno umano dai regni delle fate.
La ragazza sa che avventurarsi nel bosco è pericoloso ma lo è ancora di più morire di fame e di stenti e così, imbracciato l’arco, va a caccia.
Quando ormai le speranze di portare a casa una cena sembrano svanire come il sole che sta tramontando, in una radura ricoperta di neve, Feyre scorge una cerva. Pronta per scoccare la freccia, la giovane si accorge che un altro predatore è in agguato: un lupo gigantesco e terribile, dalle dimensioni enormi potrebbe essere un Fae, una fata che ha attraversato il muro per entrare nel mondo dei mortali ma, non c’è tempo per queste riflessioni, l’istinto di sopravvivenza è troppo grande, Feyre deve decidere se portare a casa il cibo e salvare la sua famiglia dalla fame per un'altra settimana o fuggire, in un attimo afferra la freccia di frassino, una arma letale per le fate e la scocca contro il lupo uccidendolo, dopo di ché, prende la cerva e corre a casa. 
L’animale che ha ucciso era veramente un Fae e la sera successiva, una bestia spaventosa si presenta per richiedere il pagamento per la morte dell’amico: una vita per una vita!
Feyre, a causa delle regole del Trattato stipulato tra mortali e fate, deve decidere se morire all’istante o andare con la bestia nel mondo delle fate, a Prythian e vivere là per sempre.
Nella speranza di poter trovare un modo per scappare, Feyre decide di andare ma il destino ha un piano molto più grande per lei, che ben presto si accorgerà come il mondo al di là del muro non sia come le avevano sempre raccontato.
Parto con il dirvi di come io non sapessi minimamente di avere a che fare con un retelling della Bella e la Bestia, quindi nella mia ignoranza, ho colto le somiglianze rimanendone piacevolmente colpita.
Il mondo creato dalla Maas è ben costruito e articolato, siamo in una terra fantastica dove, da
cinquecento anni, regna una sorta di pace tra il mondo mortale e quello fatato: Prythian.
La pace è stata stipulata dopo una guerra tremenda e sanguinosa, alla fine della quale è stato redatto un Trattato: i mortali non potevano più essere schiavi delle fate e avevano diritto di vivere in una terra tutta loro.
Ovviamente le leggende sul mondo fatato continuarono ad esistere e, nei secoli, rimase solamente la convinzione che le fate fossero degli esseri spregevoli, crudeli e violenti, creature mostruose il cui unico scopo era seviziare e tormentare gli umani.
Feyre va a Prytian con queste convinzioni e scoprirà che non è proprio così.
Ho amato moltissimo il personaggio di questa ragazza che per tutta la vita lotta per salvare la famiglia dalla fame e dalla povertà, il padre un ricco mercante in rovina è un perdente colossale e le sorelle, Nesta ed Elain, delle lamentone e fannullone incredibili.
Feyre è forte, caparbia, testarda e indomita, mi verrebbe da dire resiliante, un termine molto in voga ai giorni nostri che indentifica una persona in grado di rialzarsi e di affrontare con nuova forza e coraggio le difficoltà della vita.
Feyre è proprio così, assorbe i colpi ma non si rompe, ha un animo tenace che le permette di superare i traumi senza che essi la frantumino e, di traumi, ne dovrà superare non pochi!
I maschi della storia sono ovviamente uno più affascinante, bello e perfetto dell’altro!
Come non poteva essere così!
Tamlin, la bestia che conduce Feyre a Prytian, è un Fae Maggiore bellissimo, potente e gentile, mi sono follemente innamorata di lui ma solo nella prima metà del libro, nella seconda non mi è piaciuto più di tanto. L’ho trovato piatto, privo di vigore e assolutamente incapace di combattere e di far fronte agli eventi, ora, non voglio svelarvi nulla ma, forse, qualcosina in più la poteva fare!
Ma a rimediare a questo piattume arriva Rhysand, un Fae Maggiore, bello, tenebroso e oscuro che riempie le pagine con il suo fascino, l’ho odiato per moltissimi capitoli per poi rivalutarlo solo alla fine e non vedere l’ora di scoprire cosa succederà.
La corte di rose e spine è un fantasy dalla trama elaborata, con un intreccio ben costruito e un finale che rende giustizia alla storia, alcune cose sono state per me molto prevedibili (vedi indovinello, chi l’ha letto capirà) ma nel complesso le vicende narrate catturano il lettore che ha bisogno di sapere come andrà a finire.
Nella storia c’è una componente romance che però non va a sovrastare il fulcro degli eventi, per me è stata bellissima, mi sono proprio lasciata trasportare con gli occhi a cuoricino! Sta di fatto che mi aspetto un triangolo amoroso che farà scintille, fuochi d’artificio e veri e propri incendi!
Devo ammettere che nel corso della lettura ho trovato parecchi refusi e frasi costruite in modo poco chiaro ma, perdoniamo tutto, perché la Mondadori ci ha regalato una cover stupenda e, soprattutto, la mappa!!
In conclusione sono rimasta conquistata dal mix di magia, intrighi di corte, fascino, battaglie, amore e violenza, odio e brama, tutto mi ha colpita e ammaliata ma, chi mi segue sa, che da sempre amo i libri ambientanti nel mondo del Piccolo Popolo: fate, folletti, esseri magici tutt’altro che buoni!

20 commenti:

  1. Leggo Sarah J. Maas da tempo. Sono certa avrà scritto un ottimo libro ma prima devo terminare la serie precedente. E poi finalmente potrò leggere anche il chiacchieratissimo ACOTAR.

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    1. Per me è il primo libro della Maas che leggo, ACOTAR mi ispirava troppo e così sono partita da questo nonostante l'altra serie sia stata completamente tradotta!

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  2. io sono all'asciutto con questa autrice. ne parlano tutti benissimo ma io ancorta non mi sono avvicinata a lei. mi riprometto, prima o poi di farlo. spera molto prima che poi :)

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  3. Io conosco questo libro da anni, e aspettavo la sua uscita in italiano. L'ho pure nel Kindle ma sai che ho paura di leggerlo?

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  4. Non ho ancora letto niente di questa autrice, ma questo libro è tra le mie mani e non vedo l’ora di tuffarmici dentro!

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  5. Ho amato molto questo libro e soprattutto ho amato molto Rhys, da subito! Non vedo l'ora che arrivi il seguito

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    1. Siiii, il seguito arriva a Giugno e non sto più nella pelle!
      A me Rhys non è piaciuto subito, intrigante e affascinante ma odioso per parecchi capitoli.

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  6. Bella recensione, come sempre, anche se temo il libro non faccia per me
    Bacci

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  7. è tr ai libri che voglio leggere ma visto che l'autrice non mi ha molt convinta con la precedente serie (ne ho letti 3 dei 4 tradotti, ma con l'ultimo ho arrancato non poco per la noia) aspetto che questo arrivi in biblioteca perché ho il sentore che possa deludermi ;)

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  8. Devo dire che questo romanzo sta proprio spopolando! Della Maas sto leggendo l'altra sua serie e mi sta piacendo molto, ma non credo che darò mai una chance ad ACOTAR.

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  9. Non conoscevo questa autrice e non so se possa piacermi....però un pochino mi intriga.un saluto da Lea

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  10. Bella la tua recensione ma la trama per ora non mi ha proprio ispirato 😊

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  11. Non conosco questa autrice, ho visto spesso questo libro nei vari blog e sono molto curiosa

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  12. Autrice che non ho mai letto, magari è la volta buona di iniziare a fare la sua conoscenza

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