28 luglio 2022

"La Gazza" diElizabeth Day

 

Titolo: La Gazza § Autrice: Elizabeth Day § Pagine: 390
Casa editrice: Neri Pozza § Genere: Thriller psicologico

La porta grigia, i mattoni del colore delle nocciole tostate, la strada alberata e silenziosa per Londra, il quartiere ben frequentato: una casa perfetta per Marisa, illustratrice di libri per ragazzi, il rimedio a tutto ciò che nella sua vita chiede di essere riparato. Come lo è Jake, naturalmente, confortante come una pietra calda sul palmo della mano. Certo, quando la signora dell'agenzia immobiliare ha aperto la vetrata sul giardino, un uccello è volato dentro. Una gazza bianca e nera, che ha sbattuto contro le pareti prima di sfrecciare fuori, mandando in frantumi un vaso. Per Marisa, però, quell'apparizione improvvisa ha prodotto soltanto una lieve punta di disagio. Nessun segno infausto può offuscare il suo sogno di vivere con Jake e formare con lui una famiglia. Nei mesi successivi trascorsi in quella casa, la vita si svolge perciò, per la giovane illustratrice, come una vera e propria commedia romantica in cui le basta un semplice sguardo di Jake per capire che quell'uomo, cosí poco espansivo nei gesti e nelle parole, è la persona con cui condividere il resto dei suoi giorni. Finché un mattino arriva Kate, l'inquilina destinata a occupare la stanza di sopra, dato che i soldi non bastano mai. Bruna e disinvolta – l'esatto opposto di Marisa nell'aspetto –, trentaseienne critica cinematografica, Kate fa subito suo lo spazio comune della casa, abbandona le scarpe all'ingresso, si intrufola in ogni angolo, lascia lo spazzolino da denti accanto al loro anziché nel bagno di sopra, rivolge indelicate domande sul loro desiderio di avere un figlio, lancia sguardi insistiti a Jake. La sua invadenza si fa via via insopportabile per Marisa. Jake tenta di rassicurarla, ma nemmeno la notizia della sospirata gravidanza riesce a distogliere Marisa dalla sensazione sgradevole di avere un ospite ingrato in casa. Qualcosa non va in Kate: quella donna coltiva qualche oscuro disegno e non si fermerà finché non l'avrà realizzato. Dopo il successo de Il party, Elizabeth Day ritorna con un romanzo psicologico che ha ottenuto grande consenso di critica e di pubblico in Inghilterra. Un'opera che parla di maternità desiderata, di relazioni disfunzionali, dell'irreparabile danno del dolore, della realtà che prende la forma dell'ossessione. Con due voci narranti che si contendono la scena in un gioco di prospettive dal finale sorprendente.
Questo non è il solito thriller ma un thriller psicologico molto particolare e diverso dal solito. Ci tengo a specificarlo perché quando si parla di thriller ci si aspetta un notevole quantitativo di scene adrenaliniche, suspance e violenza. 
Qui non troverete molto di questi elementi quindi, non è detto che "La gazza" faccia per voi! 
Marisa è una giovane donna in cerca dell'amore, un rapporto solido e sicuro che l'aiuti a dimenticare una volta per tutte i vari abbandoni subiti nel corso degli anni. 
Tutto ciò si realizza con Jake, un uomo conosciuto su un sito d'incontri che le trasmette da subito quella sensazione di protezione di cui ha tanto bisogno. 
Nell'arco di tre mesi i due si ritrovano a convivere e a cercare un bambino, Marisa è al settimo cielo, il suo sogno di famiglia e amore si sta finalmente realizzando finché, non arriva l'inquilina.
Kate occuperà la stanza degli ospiti pagando un affitto, necessario a Marisa e Jake per superare le numerose spese a cui devono far fronte ma, l'inquilina sembra essere troppo in confidenza con Jake e si prende sempre più libertà. 
Il pensiero di un possibile tradimento si insinua nella mente di Marisa che inizia a sospettare e indagare.
Da qui in poi l'autrice crea un gioco psicologico molto stuzzicante e ben congegnato, i punti di vista sono più di uno e, come sempre, se la storia viene vista da un punto di vista diverso si colora di dettagli e di sfumature diverse. 
Il bello di questo romanzo è che, pur non succedendo nulla di forte a livello di violenza, quindi niente omicidi o cadaveri truculenti, risulta estremamente tagliente e tosto a livello psicologico. 
Ci sono ribaltamenti, manipolazioni, tradimenti e insidie tutto accuratamente orchestrato dall'autrice. 
La narrazione diventa magnetica, le pagine scorrono veloci e mi sono sentita trascinata dal desiderio di voler sapere di più. 
Fulcro del romanzo sono le donne, il femminile e la maternità, gli uomini sono solo un contorno necessario perché la Day punta tutto sulla psicologia femminile e lo fa molto bene. 
Cosa si prova a essere madre? 
E come dovrebbe essere una brava madre? 
Non voglio dirvi altro, godetevi la lettura con le sue mille sfumature. 
Unica pecca un eccessivo buonismo nel finale, non si tratta della scelta fatta dall'autrice sulla conclusione del libro, quella mi è piaciuta, mi riferisco a una frase ben precisa che però non vi svelerò (se l'avete letto scrivetemi). 
Consigliato? Assolutamente.





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