Buonasera
carissimi e buon sabato! Oggi vi propongo la recensione di Spada di vetro seguito di Regina Rossa (trovate la recensione QUI) e secondo capitolo di una
quadrilogia, quindi capirete la mia sofferenza quando ho capito che, nonostante
l'uscita del terzo La Gabbia del Re
sia prevista per Aprile/Maggio, dovrò aspettare ancora parecchio per concludere
questa serie mozzafiato.
SCONSIGLIO LA LETTURA DI QUESTA RECENSIONE
A TUTTI COLORO CHE NON HANNO LETTO "REGINA ROSSA".
Titolo: Spada
di vestro § Autrice: Victoria
Aveyard § Pagine: 423
Casa editrice: Mondadori
§ Genere: Fantasy, Distopico
Il
suo sangue è rosso - come quello della gente comune - ma lo straordinario
potere di controllare i fulmini, che nessun Argenteo possiede, rende Mare
Barrow un'arma sulla quale il Palazzo vorrebbe riuscire a mettere le mani.
Tutta la corte la considera un'eccezione, ma non appena Mare riesce a sfuggire
a Maven, il principe - e prima ancora l'amico - che l'ha tradita, scopre una
verità sconvolgente: lei non è affatto un'eccezione. Perché di giovani Rossi e
Argentei ne esistono molti altri.
Inseguita
da Maven, diventato un sovrano crudele e vendicativo, Mare fa di tutto per trovare
e reclutare altri guerrieri Novisangue che si uniscano alla lotta dei ribelli
contro il re oppressore. Nel farlo, però, entra in un territorio molto
pericoloso, dove rischia di diventare proprio come i mostri che sta cercando di
sconfiggere.
Riuscirà
a sopportare il peso delle vite che dovranno essere spezzate durante la
ribellione? O la slealtà e il tradimento subiti l'avranno indurita per sempre?
Il
libro si ricollega subito agli eventi conclusivi del primo volume: Mare e Cal
sono stati prelevati dalla Guardia Scarlatta e stanno scappando dalle grinfie
del perfido Maven e della madre.
Dopo
una fuga irta di pericoli vengono accolti in una delle sedi dei ribelli situata
su un isola sperduta e lontana da occhi indiscreti, qui Mare si ricongiungerà
alla sua famiglia e cercherà di riprendersi dalle molte ferite subite in così
breve tempo.
La situazione però precipita in fretta e la giovane ribelle si troverà nuovamente inseguita e imprigionata ma questa volta dalla stessa Guardia Scarlatta, il comandante teme i Novisangue e non sapendo come gestire la Sparafulmini preferisce catturarla e renderla offensiva.
La situazione però precipita in fretta e la giovane ribelle si troverà nuovamente inseguita e imprigionata ma questa volta dalla stessa Guardia Scarlatta, il comandante teme i Novisangue e non sapendo come gestire la Sparafulmini preferisce catturarla e renderla offensiva.
Grazie
all'aiuto di amici fidati, Mare e Cal riusciranno a scappare e potranno così
iniziare la missione che Julian, zio di Cal, le ha affidato: cercare tutti i
Novisangue, proteggerli e addestrarli.
Purtroppo
la lista che Mare possiede è anche nelle mani di Maven che non tarderà a
catturare e uccidere tutti quelli che riuscirà a raggiungere.
Nella
frenetica ricerca dei suoi simili Mare perderà se stessa e la scia di sangue
che troverà e lascerà sul suo cammino la sconvolgerà profondamente.
In questo secondo capitolo Mare è un
personaggio tremendamente tormentato, l'esperienza vissuta a Corte l'ha
cambiata e la giovane ragazzina di Palafitte è ormai un ricordo.
…Sono
morta anch'io.
Mare
di Palafitte è morta il giorno in cui è caduta nello scudo di fulmini.
Mareena,
la principessa argentea scomparsa e poi ritrovata, è morta nel Circo delle
Ossa.
E
non so quale nuova persona abbia riaperto gli occhi sul treno sotterraneo.
So
solo chi era e cos'ha perso, e il peso di tutto questo è a dir poco devastante.
Se
sono davvero una spada, sono fatta di vetro
e
sento che comincio a frantumarmi.
Il timore di essere tradita è un’ombra
che la perseguita, non si fida di nessuno e questo la riempie di angoscia, la
priva del sonno e la fa soffrire.
Il
tradimento di Maven l'ha colpita al cuore con una forza tale da stordirla, la
ferita sanguina e ogni volta che è sul punto di guarire il giovane principe
appare per turbarla e pugnalarla ancora.
Maven è sempre un passo avanti a lei, si
nasconde dietro ogni angolo e lascia dietro di sé una traccia intrisa di orrore
e violenza, il suo ricordo non svanisce mai e si trasforma in un incubo che le
impedisce di far tacere il rimorso e la rabbia.
Mare
non riesce a dimenticare il principe che aveva detto di amarla e che le era
sembrato triste e sconfitto dal fratello maggiore, l'immagine del traditore non
combacia con quella del ragazzo dolce che l'aveva conquistata.
«Una
volta ti ho detto che chiunque può tradire chiunque. So che te lo ricordi.»
Eccome
se me lo ricordo.
«E
ora te lo ripeto. Chiunque, qualunque cosa, può tradire chiunque.
Anche
il tuo stesso cuore.»
Mare diventa solitaria, chiusa e
irascibile, teme continuamente di essere tradita e per questo si allontana da
tutti compreso l'amico d'infanzia
Kilorn, tutto ciò la fa soffrire e la sua stessa posizione di leader della
rivolta non la aiuta. Le persone la temono e le stanno alla larga impedendole
di integrarsi nel gruppo ma a volte è la stessa Mare che s’isola, le sue scelte
e il modo di comportarsi la
portano a non socializzare e a sembrare più altezzosa di quello che è.
portano a non socializzare e a sembrare più altezzosa di quello che è.
In
realtà lei non è altro che una ragazza spezzata,
le numerose prove che ha dovuto affrontare l'hanno lacerata nel profondo, un
vuoto enorme le invade l'animo e ogni decisione che prende la allontana sempre
di più dalla normalità.
In tutta questa follia Cal sembra
l'unico rifugio che le è rimasto.
«Ho
temuto che ti avremmo persa.»
Le
sue parole sono scelte con cura, di proposito.
Mi
chino in avanti e gli poso una mano sul pugno chiuso.
Non
ha bisogno di un altro incoraggiamento per continuare.
«Ho
temuto che ti avrei persa. Non sai quante volte.»
«E
invece eccomi qui» rispondo.
Mi
prende il collo tra le mani, come se non mi credesse. [...]
E'
così tanto tempo che scappo, da prima che iniziasse tutto questo.
Perfino
a Palafitte ero una fuggitiva.
Correvo
per sottrarmi alla mia famiglia, al destino e a qualsiasi emozione non volessi
provare.
E
continuo a correre tuttora.
Scappo
da chi mi vuole uccidere... e da chi mi vuole bene.
Quanto
vorrei che tutto questo finisse.
Vorrei
restare ferma senza dover morire né far morire qualcun'altro.
Ma
non è possibile.
Il
principe è un personaggio meraviglioso, anch'esso profondamente combattuto
cerca di riprendersi dall'orrore che ha sconvolto la sua vita: tradito dal
fratello e costretto a uccidere il padre, perde tutto in pochissimo tempo.
Ora Cal non sa più chi è, il suo posto
nel mondo è stato spazzato via e con esso le sue certezze.
In
perenne conflitto con se stesso non sa cosa fare: è un argenteo ma non può più
vivere con loro, è un comandante ma deve combattere per una guerra non sua, non
è un ribelle ma è costretto ad allearsi alla Guardia Scarlatta, la sua vita è
completamente cambiata.
Nonostante
tutto si fa coraggio e cerca di dare il meglio in qualsiasi situazione
diventando un valido alleato e facendosi accettare poco alla volta.
Tra
Mare e Cal nasce un sentimento profondo, entrambi cercano di negarlo ma la sua
forza è più intensa delle difficoltà e sboccia anche in mezzo alle numerose sofferenze.
Ovviamente
io tifo per Cal, ho sempre avuto un debole per il futuro sovrano, solo
l'aspetto fisico a mio parere è un punto a suo favore: alto, massiccio,
muscoloso, moro con profondi occhi color bronzo, come si fa a resistere!
Ma
Cal non è solo questo è molto di più!
Un personaggio corretto, giusto e
temerario, sempre pronto ad aiutare, sensibile e attento, fa ricredere Mare
sugli argentei e le permette di capire che nonostante il colore del sangue
siamo tutti esseri umani che proviamo sentimenti, soffriamo e possiamo essere
feriti profondamente.
Una
volta pensavo che il sangue fosse in assoluto la cosa più importante al mondo,
la
linea di demarcazione tra buio e luce,
uno
spartiacque indiscutibile, invalicabile.
Rendeva
gli argentei esseri potenti, freddi e brutali;
inumani,
in confronto ai miei fratelli rossi.
Credevo
che quelle creature non avessero nulla a che vedere con noi,
incapaci
com'erano di provare dolore, rimorso o affetto.
Ma
gente come Cal, Julian e persino Lucas mi hanno dimostrato come mi sbagliassi.
Sono
umani proprio come noi, pieni di paure e speranze come noi.
Certo,
non sono privi di colpe, ma questo neanche noi.
Neanch'io.
Se
prima ho tessuto le lodi di Cal ora sbraiterò contro Maven!
Un cattivo davvero cattivo! Un
personaggio orribile, capace di atrocità e orrori inauditi.
Nel primo libro si può pensare che
dietro tanta malignità ci sia la madre, la terribile regina Elara, ma in questo
secondo volume non ci sono dubbi Maven è proprio perfido.
Non
ha pietà per nessuno, è subdolo e arrivista, vanitoso ed egoista, crudele nel
vero e proprio senso della parola!
Alcune
scene mi hanno lasciato veramente interdetta, di fronte alle atrocità commesse
sono rimasta di sasso.
L'autrice è riuscita a creare un vero
cattivo, di quelli che si odiano e non si vede l'ora di veder soccombere tra
atroci sofferenze.
Sono
un'arma in carne e ossa, una spada vivente.
Sono
nata per uccidere un re, per porre fine a un regno del terrore prima ancora che
inizi.
Il
fuoco e il fulmine hanno aizzato Maven
e
il fuoco e il fulmine lo abbatteranno.
Anche in questo secondo libro sono
rimasta colpita dalla descrizione dettagliata dei vari casati: i loro colori, i
poteri e le famiglie.
Mi
piace da morire leggere di Magnetron, Crescifoglia, Forgiafiamma e molti altri,
i loro nomi si sommano a quelli dei Novisangue che hanno altrettanti poteri
sempre nuovi e originali.
La storia è un crescendo di tensione che
raggiunge con precisione l'apice in continui colpi di scena, come un’onda che arriva verso la spiaggia s’infrange
e poi riparte, lo stesso sono i capitoli di Spada di Vetro: l'azione si
mette in moto, la situazione precipita e si arriva alla scena shock poi per
qualche pagina torna una certa quiete che porta solo a una nuova azione. Tutto
è palpitante e avvincente.
Unica pecca del romanzo è la mancanza di
una cartina! Non avete idea della fatica che ho fatto a orientarmi nei vari
spostamenti di Mare per tutta Norda!
Mi
sentivo spaesata, prima sud, poi nord, poi sud-ovest e via in un porto, una
città, una foresta ma è impossibile capire veramente dove sono ubicate le
vicende.
Si
tratta di un mondo di fantasia sconosciuto di cui non abbiamo nemmeno una
cartina, mi è mancata molto anche perché sono una fan sfegatata delle mappe dei
mondi fantasy, mi piacciono e rendono più vero quello che leggo.
Consiglio
vivamente questa saga e, dopo un finale così sconvolgente, non vedo l'ora di
leggere il seguito.
"La
regina rossa, la sparafulmini, è viva.
Sorgete,
rossi come l'alba. Sorgete.
Sorgete. Sorgete."
Nessun commento:
Posta un commento