Un
piccolo favore
Da
sempre fan di Blake Lively e intrigata dalla trama, ho guardato questo film
piena di curiosità, mi è piaciuto anche se alcune cose mi hanno lasciata un po’
così!
Stephanie
è la mamma dell’anno sempre attenta ai bisogni del suo bambino, sempre presente
in tutte le attività scolastiche, dolce, premurosa e ossessionata dalla
perfezione assoluta.
Emily
è una donna seducente, misteriosa, inquieta, tanto bella quanto strana, sembra
sempre nascondere qualcosa, ambigua e tremendamente chic.
Le
due si conoscono a scuola e, nel giro di qualche settimana, diventano amiche.
Una
strana coppia, due donne che sembrano non avere niente in comune ma che in
realtà nascondono segreti e tremende verità.
Quando
Emily chiede a Stephanie di andare a prendere il bimbo al posto suo, per la
mamma super efficiente è un favore da nulla ma, ben presto, quel gesto
disinteressato catapulterà Stephanie in un ingarbugliato mistero da risolvere.
Emily
è scoparsa e Stephanie, affascinata dalla vita lussuosa dell’amica, inizia pian
piano a seguirne le tracce, a imitarla, impara a ragionare come lei, a
comportarsi come lei e, con grazia e furbizia, ne prende il posto! Ma Emily
sembra essere tornata dal mondo dei morti e allora Stephanie dovrà darsi da
fare per scoprire cosa c’è dietro una scomparsa così inquietante!
Sembra una storia come un'altra,
qualcosa di già visto ma, in realtà Un
piccolo favore è un film intrigante che gioca molto su due protagoniste
uniche e incredibilmente affiatate.
Anna
Kendrick e Blake Lively, insieme, sono perfette!
Il film è un mix ben riuscito di glamour e mistero, gli ambienti lussuosi, gli abiti splendidi e i segreti inconfessabili delle due amiche ricordano molto Big Little Lies ma, nonostante questo richiamo, la storia non raggiunge un livello così alto e rimane una sorta di commedia dark dal finale un po’ assurdo! Mi ha convinta ma non del tutto, mi è piaciuto ma non completamente, insomma c’è sempre quel qualcosa che risulta troppo tirato, troppo esasperato e che diventa inverosimile.
Il film è un mix ben riuscito di glamour e mistero, gli ambienti lussuosi, gli abiti splendidi e i segreti inconfessabili delle due amiche ricordano molto Big Little Lies ma, nonostante questo richiamo, la storia non raggiunge un livello così alto e rimane una sorta di commedia dark dal finale un po’ assurdo! Mi ha convinta ma non del tutto, mi è piaciuto ma non completamente, insomma c’è sempre quel qualcosa che risulta troppo tirato, troppo esasperato e che diventa inverosimile.
Il
ritorno di Mary Poppins
Siamo
a Londra negli anni Trenta, la crisi economica si abbatte sulla città e,
Michael Banks ormai adulto, si trova a dover fare i conti con una realtà
tutt’altro che facile. Dopo la perdita prematura della moglie, deve badare ai
tre figli e pagare un finanziamento che potrebbe portargli via la casa.
Per
mantenere la famiglia Michael rinuncia ai suoi sogni di artista e sceglie di
diventare cassiere nella prestigiosa banca in cui suo padre era socio, diventa
un adulto cupo e serio, pieno di pensieri negativi e sempre con le spalle
incurvate.
I
tre bambini sono costretti a crescere troppo in fretta, la perdita della madre
li ha segnati duramente e il padre, sempre più arrabbiato e severo, sembra
lontano e irriconoscibile.
Ma
al numero diciassette in Viale dei Ciliegi la magia è pronta a tornare e, con
un forte vento dell’Est, Mary Poppins scende dal cielo aggrappata al suo
ombrello!
Difficile valutare se sia un sequel o un
remake!
Se
lo guardiamo come un sequel possiamo cogliere le preziose innovazioni grafiche
e gli effetti speciale.
Se
lo pensiamo un remake molte cose potrebbero farci storcere il naso, il primo
film di Mary Poppins “è praticamente
perfetto sotto ogni punto di vista” e ovviamente, c’è una componente
affettiva, ci siamo affezionati agli attori, alle musiche, tutto è entrato a
far parte della storia del cinema, è un classico irrinunciabile!
Nonostante
ciò, il film è un po’ entrambi, da un
lato è sequel perché la storia inizia circa venti anni dopo il primo film,
Michael e Jane sono adulti e sono alle prese con le difficoltà di tutti i
giorni. Dall’altro è una specie di remake perché la storia ha lo stesso
svolgimento del primo film: la scena del tuffo nel dipinto è sostituita da
un tuffo in una decorazione su un vaso di porcellana, il ballo sui tetti con
gli spazzacamini diventa un ballo per le strade di Londra con i lampionai e
poi, c’è quel mix tra realtà e cartone animato che rimane invariato, tornano
pure i mitici pinguini!
Personalmente l’ho trovato molto bello,
la scelta di Emily Blunt è azzeccatissima e lei sa essere una Mary Poppins
perfetta. Lo consiglio vivamente perchè si percepisce ancora quella magia unica che solo la Disney sa creare!
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