Buongiorno cari lettori, oggi sono qui per parlarvi di un romanzo fantasy
sensazionale, un libro che ho divorato in pochi giorni, amato alla
follia e che, ogni tanto, riapro per rileggere qualche capitolo!
Di
cosa sto parlando? Ovviamente di La corte di
Nebbia e Furia di Sarah
J. Maas, secondo capitolo della trilogia iniziata con La
corte di rose e spine (la mia recensione QUI).
A
settembre uscirà il terzo e
ultimo capitolo della serie La corte di ali e rovina,
aspettare sarà una sofferenza ma, credo, che rileggerò sia il primo
che il secondo libro entro
quella data.
Titolo:
La corte di nebbia e furia §
Autrice: Sarah J. Maas
§ Pagine: 622
Casa
editrice: Mondadori §
Genere: Fantasy
Dopo
essersi sottratta al giogo di Amarantha e averla sconfitta, Feyre può
finalmente ritornare alla Corte di Primavera. Per riuscirci, però,
ha dovuto pagare un prezzo altissimo. Il dolore, il senso di colpa e
la rabbia per le azioni terribili che è stata costretta a commettere
per liberare se stessa e Tamlin, e salvare il suo popolo, infatti, la
stanno mangiando viva, pezzetto dopo pezzetto. E forse nemmeno
l'eternità appena conquistata sarà lunga a sufficienza per
ricomporla. Qualcosa in lei si è incrinato in modo irreversibile,
tanto che ormai non si riconosce più. Non si sente più la stessa
Feyre che, un anno prima, aveva fatto il suo ingresso nella Corte di
Primavera. E forse non è nemmeno più la stessa Feyre di cui si è
innamorato Tamlin. Tanto che l'arrivo improvviso e molto teatrale di
Rhysand alla corte per reclamare la soddisfazione del loro patto -
secondo il quale Feyre dovrà passare con lui una settimana al mese
nella misteriosa Corte della Notte, luogo di montagne e oscurità,
stelle e morte - è per lei quasi un sollievo.
Ma
mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie
politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più
pericoloso di quello appena sconfitto incombe su Prythian. E forse la
chiave per fermarlo potrebbe essere proprio lei, a patto che riesca a
sfruttare a pieno i poteri che ha ricevuto in dono quando è stata
trasformata in una creatura immortale, a guarire la sua anima ferita
e a decidere così che direzione dare al proprio futuro e a quello di
un mondo spaccato in due.
Amarantha
è stata sconfitta e Feyre è tornata dal suo amato Tamlin, purtroppo
però, la serenità tanto agognata stenta ad arrivare, la ragazza, infatti, in nome dell'amore, ha dovuto pagare un prezzo altissimo.
Feyre
è morta in quell'ultimo scontro con l'oscura Fae ed è poi stata
riforgiata dal potere dei sette Signori Supremi, rinata come Fae
maggiore ma con anima e cuore umani, non
riesce a superare il dolore,
la perdita, la sofferenza e
il senso di colpa per quello che ha dovuto fare per salvare Tamlin e
tutte le corti.
Ora è conosciuta come Feyre Spezzamaledizione ma, nel suo cuore, si sente maledetta, sporca e oscura, tutte le notti terribili incubi la perseguitano, non ha più voglia di vivere, non prova più
piacere per la pittura e per i libri, si sente sola, isolata e inutile, qualcosa dentro di lei si è spezzato e forse nemmeno l'eternità la può aiutare a guarire.
Ora è conosciuta come Feyre Spezzamaledizione ma, nel suo cuore, si sente maledetta, sporca e oscura, tutte le notti terribili incubi la perseguitano, non ha più voglia di vivere, non prova più
piacere per la pittura e per i libri, si sente sola, isolata e inutile, qualcosa dentro di lei si è spezzato e forse nemmeno l'eternità la può aiutare a guarire.
A
peggiorare le cose c'è Tamlin, l'idea di perderla lo ossessiona e
così, invece di aiutarla a superare il dolore e la perdita di se
stessa, la isola ulteriormente confinandola all'interno delle mura
della villa, le impedisce di uscire dai giardini, di visitare il
paese vicino e aiutare la
gente, di partecipare alle decisioni necessarie per risollevare le
sorti della Corte di Primavera.
Feyre
peggiora sempre di più, deperisce e muore lentamente senza che
Tamlin faccia nulla, accecato dal suo desiderio di tenerla al sicuro,
di proteggerla da qualunque pericolo.
Finché Feyre, incapace di reagire, si ritrova all'altare, vestita come una
bambolina e costretta a rispettare usi e costumi che non condivide,
il panico la assale e, disperata, invia una supplica mentale verso
l'ignoto perchè qualcuno la salvi e,
proprio in quel momento, arriva Rhysand.
Il
Signore Supremo della Corte della Notte è pronto a reclamare il
pagamento del debito che Feyre ha contratto con lui quando era
disperata e in pericolo di vita alla corte di Amarantha: una
settimana al mese con lui
per sempre e così, Feyre è costretta a partire per la Corte della
Notte.
Avrà
così inizio un viaggio inimmaginabile che sconvolgerà la vita di
tutti i personaggi, soprattutto quella di Feyre, Tamlin e Rhysand.
Che
dire? Ho amato alla follia ogni singola pagina, ogni riga,
ogni parola ma soprattutto ho adorato Rhysand e tifato costantemente
per Feyre perchè è veramente una protagonista straordinaria.
L'autrice
è stata bravissima nel descrivere con cura la trasformazione di
questa ragazza che da giovane umana si trasforma in una Fae maggiore
dotata di poteri unici, Feyre evolve e lo fa
spontaneamente e con grande coraggio,
arriva alla Corte della Notte deperita, sofferente, carica di
oscurità e priva di vita e, pian piano, rifiorisce, ricomincia a
vivere, impara a combattere, rivaluta la
sua posizione più volte prendendo decisioni importanti per se stessa e per chi la circonda.
sua posizione più volte prendendo decisioni importanti per se stessa e per chi la circonda.
Anche
il personaggio di Rhysand prende forma poco alla volta, l'autrice non
ce lo fa conoscere in poche righe ma scopre pian piano tutte le carte
facendoci innamorare con calma, coinvolgendoci sempre di più,
lentamente e forse, è proprio questa la bellezza del libro perchè
non ci sono colpi di testa, eventi improvvisi e tragici, rivelazioni
sconvolgenti sul piano sentimentale, tutto emerge naturalmente e
meravigliosamente.
Ovviamente
Tamlin, che avevo tanto amato nella prima parte del primo libro (già
verso la fine non lo sopportavo più), mi ha deluso moltissimo!
Nella
sua ossessione di proteggere Feyre diventa soffocante, ottuso e
aggressivo, perde completamente valore e forza.
In
una girandola di eventi, colpi di scena e scoperte, una nuova
minaccia incombe su Prythiam, oscura, gelida e molto più potente di
Amarantha.
Sì,
perchè la Maas, è una maestra nel creare trame avvincenti e
appassionanti, intreccia le vite dei personaggi con grande maestra,
svela qualcosa e nasconde qualcos'altro, crea suspance e attesa,
emoziona il lettore con battaglie memorabili, inseguimenti e scene
d'amore indimenticabili.
Anche
le ambientazioni prendono vita regalandoci nuovi scorci di un mondo
magico e affascinante, ho apprezzato moltissimo le descrizioni delle
usanze, delle feste tradizionali, degli abiti e dei cibi tipici delle
varie Corti.
Tanto
mi era piaciuto il primo libro tanto di più ho amato questo secondo
volume che si rivela più avvincente ed emozionante, molto più
consistente rispetto al primo sia per quanto riguarda gli eventi e i
colpi di scena sia per il numero dei personaggi e le loro relazioni.
Stupendo!
un libro meraviglioso, davvero tanto tanto! Oh Rhys. Settembre non arriverà mai abbastanza in fretta
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