16 settembre 2020

[Ispirazioni] Il richiamo del bosco

Amo il bosco e tutti gli anni scelgo di fare almeno una settimana di montagna per passeggiate nella natura. Immergersi in una foresta è un’esperienza unica e ineguagliabile, bellissima da fare in compagnia ma anche in solitudine.
Quando entriamo in un bosco, varchiamo la soglia di un regno unico, un luogo, dove il tempo si ferma e tutto brilla di una luce soffusa. Passeggiare nel verde della foresta libera lo spirito e la mente, rilassa il corpo e da una sensazione di piacevole benessere e serenità.
La terra emana profumo di muschio, foglie e freschezza, gli alberi creano una cupola sopra le nostre teste e ci allontanano dal mondo esterno.
Il sentiero s’immerge sempre di più tra le fronde, i rumori si attenuano, il cielo fa capolino tra le chiome e gli abeti sospirano al nostro passaggio.
Camminare in un bosco è un momento speciale, il tempo allenta la sua presa e possiamo approfittarne per contemplare ciò che ci circonda e riempirci di verde, le energie si ricaricano e i pensieri fluiscono leggeri.
La natura ci chiama vicino a se, prendetevi un attimo per sedervi tra le radici di un albero e ascoltare la vita che scorre silenziosa intorno a voi, osservate l’azzurro del cielo che brilla tra le foglie, ascoltate i suoni che tenui invadono l’aria: il cinguettare di un uccello, il frusciare del vento, lo scrosciare leggero di un ruscello.
Sprofondate in questa dimensione incantata e lasciatevi riempire il cuore di beatitudine.



In un luogo sicuro, togliete le scarpe e le calze e appoggiate la pianta dei piedi sul tappeto erboso del bosco, chiudete gli occhi e concentratevi sulla sensazione che provate nel toccare la foresta a piedi nudi: percepite il fresco sotto le piante, la morbidezza del muschio e l’umidità del terreno.
Con gli occhi chiusi regolate il respiro, deve essere ampio e profondo ma non troppo, non dovete avere capogiri perché si tratta di una meditazione in piedi.
L’aria entra,
l’aria esce…
Immaginate che dalle piante dei piedi partano delle radici, le vostre.
Esse scendono in profondità nel terreno fertile e s’intrecciano a quelle degli altri alberi circostanti.
Mentalmente, man mano che le vostre radici affondano nella terra, presentatevi al bosco e chiedete gentilmente di poter diventare un albero della foresta.
“Io sono Cristina,
chiedo il permesso di sentire l’energia della foresta,
di purificare il mio spirito e rigenerarlo.”
Dopo di che ringraziate.
A questo punto sentite il vostro corpo che diventa corteccia, sempre più su, dalle braccia, dalle spalle e dalla testa spuntano rami rigogliosi, potete essere ciò che volete, immaginate la vostra chioma piena di foglie verde brillante o fiori meravigliosi o carichi di frutti.
Quando le vostre fronde avranno riempito lo spazio sopra di voi toccando gli alberi circostanti, concentratevi nuovamente sui vostri piedi e a ogni inspirazione
visualizzate l’energia della foresta che entra dentro il vostro corpo come linfa vitale, verde, brillante, fresca e benefica.
Inspirate più volte, quando vi sentirete rigenerati, tornate pian piano voi stessi, i rami rientrano nelle spalle, nelle testa e le radici tornano dentro i piedi.
Regolate il respiro e quando siete pronti aprite gli occhi.

Questa meditazione è veramente splendida, ci permette di sentirci parte del bosco, il respiro ci purifica e il radicamento ci mette in contatto con noi stessi e con la natura che ci circonda, è un esercizio estremamente benefico, semplice che riempie lo spirito delle energie positive della foresta.

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