Titolo: Poirot
tutti i racconti § Autrice: Agatha
Christie § Pagine: 972»
Casa editrice: Mondadori
§ Collana: Oscar Draghi § Genere: Gialli classici, Mistery, Noir
Tutte
le avvincenti indagini di Hercule Poirot, il piccolo detective belga dalle
infallibili "celluline grigie", nato dalla fantasia di Agatha
Christie sono qui raccolte in un unico volume nel quale la vocazione narrativa
della Regina del Giallo si esprime al suo meglio: storie che coinvolgono il
pubblico in un raffinatissimo gioco di intelligenza accompagnate da raffinate
illustrazioni d'epoca in bianco e nero.
Bombetta,
baffi, completo impeccabile e un’inconfondibile accento francese, chi sarà mai?
Ovviamente,
il famosissimo Hercules Poirot!
Infatti,
che voi siate amanti del genere giallo oppure no, non potete non conoscere il
più intelligente detective di tutti i tempi, Agatha Christie ha creato un
personaggio indimenticabile e Oscar Mondadori ha deciso di dedicare proprio a
lui uno dei suoi bellissimi Oscar Draghi.
Poirot tutti i racconti è uscito in libreria il primo settembre e raccoglie,
in un’edizione a dir poco stupenda, tutti i racconti che la celebre scrittrice
ha dedicato al suo amato Poirot.
Una
carrellata di avventure e misteri che il detective belga dovrà risolvere con l’aiuto
del fidato e un po’ ingenuo amico Hastings.
Per
l’occasione ho organizzato questo Review Party un po’ speciale, infatti, con le
blogger partecipanti abbiamo deciso di recensire un po’ di racconti per
ciascuna, seguendo la scaletta che trovate qui sotto potrete quindi passare di
blog in blog e conoscere tutti i dettagli di questa meravigliosa raccolta.
Nel
mio post troverete la recensione dei primi otto racconti, buona lettura e buon
divertimento!
Il furto di gioielli al Gran Metropolitan
Poirot
e Hastings decidono di passare il fine settimana al Gran Metropolitan, un
albergo molto lussuoso e alla moda, qui sono invitati al tavolo della signora
Opalsen, appassionata collezionista di gioielli.
La
conversazione si anima quando viene citata la famosissima collana di perle
della signora che, si precipita in camera per indossarle e poterle così
mostrare a Poirot.
Le
perle però sono state trafugate, la signora è sconvolta, sarà stata la fedele
cameriera francese o la cameriera dell’albergo? Il nostro detective si mette
subito all’opera e la verità è più complicata di quanto sembra.
Questo
racconto è davvero carino e ci trasporta subito nel mondo della Londra ricca e
splendente, Poirot è brillante come sempre, arguto e intelligente e,
ovviamente, io non avevo minimamente compreso chi era il colpevole!
La sparizione del signor Davenheim
Questo
racconto è davvero singolare, Poirot non si trova sulla scena del mistero da
risolvere ma comodamente seduto nella poltrona di casa sua, lì, mentre
sorseggia il tè, l’ispettore di Scontland Yard gli racconta i dettagli della
sparizione del famoso signor Davenheim.
Il
nostro piccolo genio con i baffi capirà tutto senza nemmeno scomodarsi da casa,
lo farà con grande astuzia e ingegno.
«Quando un caso è oscuro, a me
sembra un buon segno.
Se una cosa è chiara come la luce
del giorno… eh bien, non fidatevi!
Qualcuno ha fatto in modo di
renderla tale.»
Il caso della stella d’Occidente
Questo
è sicuramente il mio racconto preferito.
Poirot
riceve la visita di Mary Marvell, famosa stella del cinema americana, in
viaggio in Inghilterra con il marito attore. La donna ha ricevuto delle lettere,
dove minacciano di rubare il suo preziosissimo diamante, la Stella d’Occidente,
nella notte di luna piena che ci sarà proprio quel fine
settimana.
settimana.
Mary
non sa cosa fare, nelle lettere si accenna a un’antica leggenda cinese, nella
quale la Stella d’Occidente era l’occhio sinistro di un’antica e ignota
divinità, la gemma dovrà ricongiungersi alla gemella e tornare al suo luogo d’origine.
Poirot
consiglia alla fanciulla di lasciare la pietra in sua custodia ma l’attrice
rifiuta, nei giorni successivi farà visita a lord e lady Yardly, in quell’occasione
vuole sfoggiare il gioiello visto che lady Yardly possiede il gemello, la
Stella d’Oriente.
Il
marito dell’attrice, Gregory B. Rolf, desidera pattuire l’affitto della dimora
signorile per un film, ha incontrato anni prima lady Yardly in America e sogna
di recitare tra le mura dell’antico palazzo.
Poco
dopo l’uscita di Mary Marvell dallo studio di Poirot, arriva proprio la
nobildonna, anch’essa preoccupata per il proprio diamante in quanto ha ricevuto
le medesime lettere.
Per
poter chiarire la situazione Poirot e Hastings vengono invitati a Yardly Castle
per una cena, pochi istanti prima di fare il suo ingresso, lady Yardly viene colpita
e derubata del bellissimo diamante.
Poirot
ora deve risolvere il caso.
Questo
è il racconto più lungo tra quelli della mia tappa, il più complicato e
articolato, ho trovato tutto geniale, il mistero da risolvere, la leggenda dei
diamanti e la risoluzione del caso che come sempre non avevo compreso!
Il
nostro detective ci sorprende per la sua arguzia, il suo istinto e le sue
cellule grigie iper sviluppate.
La tragedia di Marsdon Manor
Questo
racconto si aggiudica il secondo posto sul podio dei miei preferiti.
Poirot
viene interpellato da una compagnia assicuratrice per risolvere il caso di un
loro cliente morto in strane circostanze, pochi giorni prima il signor
Maltravers ha stipulato un’assicurazione sulla vita, alla visita del medico
della compagnia risulta sano e in perfetta forma ma, a pochi giorni di
distanza, muore nel proprio giardino per un’emorragia gastrica.
Anche
in questo caso tutto è molto più complicato di come sembra, ho adorato la
storia e l’intreccio, la risoluzione finale mi ha lasciato a bocca aperta,
forse è stato il racconto che mi ha sbalordita di più ma, soprattutto ho
apprezzato moltissimo che la Christie abbia inserito l’elemento esoterico e
spiritico.
Il
racconto si tinge delle tinte oscure che solo una casa infestata può dare e,
anche se la risoluzione è estremamente logica e reale, mi è piaciuto molto quel
tocco di suspance e inquietudine nelle ultime pagine.
Il rapimento del primo ministro
In
questo racconto Hastings ci racconta come Poirot abbia aiutato Scotland Yard e
i servizi segreti inglesi a salvare il Primo Ministro.
Credo
sia la storia che mi ha meno coinvolta, il nostro detective dovrà sventare il
rapimento del premier alla vigilia di un’importantissima conferenza
internazionale, tra inseguimenti, viaggi in Francia, ritorni e peripezie varie,
Poirot scoprirà ben presto chi è il colpevole.
A
metà racconto avevo compreso anch’io la dinamica dei fatti e forse proprio per
questo mi sono divertita molto meno, in più si tratta di una storia meno
intricata e cervellotica ma molto di azione, preferisco di gran lunga quelle
cervellotiche!
Il furto da un milione di dollari in
obbligazioni
Poirot
viene chiamato a indagare sul furbo di un milione di dollari in obbligazioni in
viaggio per New York sul transatlantico Olympia. Le obbligazioni erano state
sistemate in un cilindro metallico sigillato e chiuso in un baule prodotto
dalla ditta Hobb, ossia una sorta di cassaforte con una chiusura unica e
speciale di cui solo tre persone possedevano la chiave.
Caso
interessante e poco complicato che Poirot risolve in pochi passaggi logici, mi
è piaciuto ma anche qui le dinamiche erano abbastanza ovvie.
«Ma consolatevi, mon ami» disse Poirot, calmandosi.
«Non tutti possono essere come
Hercules Poirot, lo so bene.»
«Veramente di tutte le persone che
ho conosciuto voi siete quella che ha la migliore opinione di sé!» esclamai tra
il divertito e l’irritato.
«Davvero? Quando uno è unico, lo sa!
E poi, altri condividono questa opinione…»
Un appartamento a buon mercato
A
una cena tra amici Hastings scopre che in un quartiere molto benestante e
costoso un appartamento è stato affittato ai signori Robinson a un costo
bassissimo, Poirot ne rimane colpito e inizia a indagare.
Perché
mai qualcuno darebbe in affitto una casa così per così pochi soldi?
A
poco a poco emerge un quadro strano e particolare, la casa pur con una proposta
così vantaggiosa e con numerose visite e persone interessate è rimasta sfitta
per sei mesi, solo all’arrivo dei Robinson viene firmato un contratto.
Qualcosa
non torna e Poirot è deciso a scoprirlo.
Racconto
molto ingegnoso che porta il lettore in una direzione completamente inaspettata,
ad aggiungere quel qualcosa in più abbiamo la prima vera scena di azione con
tanto di colluttazione. Davvero bello!
Il mistero di Hunter’s Lodge
Poirot
è appena uscito da una malattia che l’ha molto provato, una brutta influenza
che l’ha costretto a casa, così da parecchio tempo non accetta un caso e si
annoia pesantemente seduto in poltrona.
Quando,
inaspettatamente, il capitano Roger Havering viene a fargli visita, Poirot non
si sente di vedere nessuno e manda il fidato Hastings a incontrare il nuovo
cliente.
Havering
ha bisogno di Poirot per risolvere un caso di omicidio, lo zio è stato
barbaramente assassinato nella notte.
Il
detective decide quindi di mandare l’amico in sua vece a patto che giorno per
giorno lo informi di tutto quello che accade e di ogni dettaglio scoperto, sarà
così che, anche questa volta, il nostro amato Poirot risolverà il caso con il
solo ausilio del suo intelletto rimanendo comodamente in poltrona davanti al
fuoco.
Adoro
questi racconti perché con ragionamenti logici e fini, il detective ci conduce
verso la soluzione e lo fa senza nessuna fatica.
Eccoci
alla fine di questo infinito articolo dedicato alla meravigliosa opera edita
Oscar Mondadori, ero convinta che Agatha Christie non sarebbe riuscita ad
appassionarmi come accade nei suoi romanzi così articolati e ingegnosi ma in
realtà, ogni racconto è un piccolo mistero, più o meno complicato ma sempre
intrigante, divertente e geniale!
Consigliatissimo!
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