Titolo:
Malice
§ Autrice:
Heather Walter
§ Pagine:
468
Casa editrice:
Mondadori
§ Genere:
Fantasy-Retelling
C'era una volta, tanto tempo fa, una strega malvagia che, per vendetta, gettò su una stirpe di principesse una maledizione mortale. Una maledizione che poteva essere infranta solo dal bacio del vero amore. Già sentita, vero? Il principe azzurro, "e vissero per sempre felici e contenti…" Sciocchezze. No, davvero, a nessuno importa cosa succede alle principesse di Briar. Ai suoi abitanti interessano solo i gioielli, le feste e gli elisir magici delle Grazie. Anch'io pensavo che non mi interessasse. Fino a quando non l'ho incontrata. La principessa Aurora, l'ultima erede al trono di Briar. Bellissima. Intelligente. Forte. La regina di cui il regno avrebbe bisogno. A cui non importa che io sia Alyce, la Grazia Oscura, da tutti disprezzata per la magia nera che mi scorre nelle vene , la stessa che ha maledetto la corona. Umiliata e offesa da quegli stessi nobili che pagano care le mie pozioni e poi mi additano come un mostro. Aurora dice che dovrei essere orgogliosa dei miei doni. Dice… che mi vuole bene. Manca meno di un anno perché quella maledizione la uccida, ma se la chiave della salvezza è il bacio dell'ennesimo principe insulso, lei non lo accetterà. E io… voglio aiutarla. Se il mio potere è all'origine della sua maledizione, forse può segnarne anche la fine. Forse insieme possiamo dare vita a un mondo nuovo. Sciocchezze anche queste. Perché sappiamo tutti come finisce la storia, no? Aurora è la bella principessa e io… Io sono la cattiva.
Buongiorno lettori, oggi sono qui per parlarvi di un libro che ho concluso qualche giorno fa e che mi ha piacevolmente sorpresa, si tratta di “Malice” retelling della fiaba della “bella addormentata nel bosco”.
Devo ammettere che ho sempre avuto un debole per questa favola, il cartone della Disney è uno dei miei preferiti e quindi ero molto curiosa di leggere questo romanzo ma, allo stesso tempo, un po’ preoccupata di incappare in qualcosa di trash! Per fortuna non sono rimasta per nulla delusa!
La protagonista e voce narrante è Alyce, lei è una Vila, una fata oscura, l’ultima della sua specie sopravvissuta alle Guerre Fae, odiata e temuta da tutti è costretta a rispettare le regole ferree che sono state imposte alle Grazie, giovani donne per metà Fae che possiedono un dono, tipo bellezza, eleganza o saggezza e, con una goccia del loro sangue, possono imbottigliarlo in elisir per i quali i nobili di Briar pagano fior fior di quattrini.
La magia di Alyce è legata all’oscurità e quindi ci si rivolge a lei per pozioni che creino scompiglio nella vita del prossimo, piccole vendette e dispetti verso gli avversari politici e amorosi.
La giovane è odiata dalle Grazie e temuta dagli umani, dalle prime viene chiamata con il crudele nomignolo di Malice mentre, per la corte è la tremenda Grazia Oscura, tutto però cambierà quando Alyce conoscerà la principessa Aurora.
“Malice” è un retelling ben scritto e ben strutturato, all’inizio si nota l’intento dell’autrice di volerci raccontare in modo esplicativo, direi quasi scolastico, tutto del mondo da lei creato ma l’ho trovato comunque interessante e importante per comprendere la storia.
Alyce è una protagonista frizzante, a tratti un po’ troppo ingenua e sprovveduta ma mai banale.
Non è la solita protagonista femminile a cui ci hanno abituati: bella, coraggiosa e positiva ma una giovane Vila dalla pelle pallida e squamosa, attraversata da venature verdi come il suo sangue, con lunghi capelli neri e sporchi, alta, dinoccolata e sgraziata.
Alyce è moralmente ambigua, sa bene di appartenere a una specie legata alla magia nera, vorrebbe rinnegare se stessa ed essere totalmente buona, ma le sue scelte e le sue azioni la conducono verso la sua essenza più profonda ossia l’oscurità.
Il confine tra bene e male, tra giusto e sbagliato è molto labile, Alyce ci dimostra che siamo fatti di luce e ombra e che, molto spesso, è la società che ci porta in una direzione o nell’altra perché c’è sempre un limite a ciò che una persona può sopportare prima di ribellarsi.
Aurora è un altro personaggio meraviglioso, la principessa di Briar è prigioniera di un maleficio: morirà a ventun anni a meno che non riceva il bacio del vero amore e così, file e file di pretendenti cercano con il loro bacio di spezzare la maledizione e ottenere il trono.
Aurora non ha voce, è costretta a subire “baci” che sono molestie fin dall’infanzia senza potersi opporre perché a nessuno importa dei suoi sentimenti, una principessa ha uno scopo ben preciso: sposarsi e sfornare eredi al trono!
Questo romanzo tratta tematiche tutt’altro che banali, mette l’accento sulla condizione della donna, sul suo essere considerata un oggetto e sul non avere possibilità di scelta, le stesse Grazie hanno valore finché perdura la loro magia e poi non servono a nulla.
È una storia fortemente femminista con elementi queer e con una critica feroce a una società legata solo all’apparire, alla bellezza ad ogni costo, alla sete di potere e alla sottomissione dei più deboli.
Una società crudele e malsana, insipida e frivola!
Come avrete capito ho apprezzato moltissimo “Malice”, nonostante la sua mole (quasi 500 pagine) si legge velocemente, è vivace e passionale, l’intreccio è ben costruito, ricco di colpi di scena e di eventi che spingono il lettore a voler proseguire, inoltre la storia d’amore non prende mai il sopravvento ed è di una dolcezza e un’autenticità che mi hanno emozionata profondamente.
Il finale poi, è una vera bomba! Si legge tutto d’un fiato e ti lascia esaltata e sconvolta allo stesso tempo!
Per fortuna “Malice” è il primo volume di una dilogia, spero che il seguito, “Misrule” arrivi presto in Italia.
Ho visto questo libro praticamente ovunque - soprattutto su Instagram - ma ammetto che non gli avevo mai dedicato particolare attenzione. Sinceramente mi aspettavo un romanzo trash, invece da come lo descrivi sembra davvero carino. Poi io adoro i retelling quindi mi sa che appena ci sarà l'occasione tenterò. Grazie per la recensione super dettagliata, finalmente ho capito do cosa parla questo romanzo ❤️
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