18 dicembre 2017

"La casa dei fantasmi" di John Boyne

Iniziamo la giornata con un po’ di brivido. Direi che in un pomeriggio uggioso come questo un bel libro horror ci sta proprio bene! 
Quindi procediamo con questa vecchia recensione de La casa dei fantasmiHo affrontato il libro affascinata dal genere ghost-story e dalla copertina ma non avendo la più pallida idea di chi fosse l'autore. In un secondo momento ho scoperto che aveva scritto una montagna di libri, fra cui il bellissimo e commovente "Il bambino con il pigiama a righe".  La tematica è notevolmente cambiata e lo stile si adatta bene al nuovo genere, una nota di grande merito allo scrittore che è così duttile e completo.

Era da molto tempo che non leggevo un libro horror, soprattutto di fantasmi. Amo molto questo genere, da adolescente divoravo quintali di libri terrorizzanti ma, negli ultimi anni, sono diventata molto più fifona. Nonostante tutto, la trama mi aveva incuriosito così tanto, che ho deciso di inoltrarmi nella misteriosa Inghilterra ottocentesca. Cosa c'è di meglio di una villa infestata nella deserta e nebbiosa campagna inglese??
La storia è decisamente misteriosa ed inquietante, piena di colpi di scena e ricca di emozioni contrastanti.
L'inizio del libro è davvero intrigante, ci troviamo nella Londra del 1867, Eliza è una giovane ragazza di famiglia modesta ma rispettosa, è un'insegnante e ama i libri e il padre sopra ogni altra cosa.
Sarà proprio la morte di quest'ultimo a cambiare completamente la sua vita.

"Se mio padre è morto la colpa è di Charles Dickens.
Quando torno al momento in cui la mia vita passò dalla serenità all’orrore,
e ciò che è naturale divenne abominevole,
mi ritrovo seduta nel salotto della nostra modesta casetta vicino a Hyde Park,
a studiare i bordi sfilacciati del tappeto davanti al focolare,
a chiedermi se fosse giunto il momento di comprarne uno nuovo o se cercare di aggiustarlo da me.
Semplici pensieri domestici. Quella mattina pioveva, uno scroscio titubante ma ininterrotto,
e quando spostai lo sguardo dalla finestra colsi il mio riflesso nello specchio sopra il camino,
e il mio aspetto mi lasciò avvilita.
[…]Allora feci una cosa sciocca: mi sorrisi, nella speranza che un’espressione soddisfatta migliorasse l’effetto,
e trasalii quando vidi un secondo volto, molto più piccolo del mio, restituirmi lo sguardo dall’angolo in basso dello specchio.
Trattenni il fiato, una mano al petto, poi…"

Lo shock per la perdita del padre e la tristezza della vita di tutti i giorni le fanno compiere una scelta istintiva e inaspettata: risponde all'annuncio per diventare
l'istitutrice di due bambini che vivono nel Norfolk in una villa chiamata Gaudlin Hall.
Le aspettative di Eliza sono davvero grandi, immagina una dimora signorile nel bel mezzo della campagna inglese, una vita serena ad insegnare e accudire due adorati bimbi ma le cose non sono come sembrano.
Nella grande villa Eliza viene accolta solo dai due piccoli: Isabella e Eustace, di adulti nemmeno l'ombra e fin dall'inizio la giovane fanciulla inizia a percepire la presenza di una strana creatura.
La sua razionalità la porta a dubitare di sé stessa ma gli indizi e le manifestazioni sono sempre più forti e violente.

"C’era una presenza in quella casa, qualcosa di sacrilego;
un’idea che avevo allontanato come follia s’impadronì di me e mi dissi che era vero.
Solo che c’era qualcos’altro, qualcosa che prima non avevo immaginato.
Le entità misteriose erano due."

Eliza non si lascia abbattere e cerca di far luce sul mistero. Scopre così di essere l'ultima di una serie di governanti, tutte rimaste uccise in tragici incidenti! La
paura cresce sempre di più e ogni cosa diventa misteriosa e spaventosa.
I bambini stessi sono inquietanti e si comportano in modo strano, in alcuni momenti sembrano alleati dell'oscura entità in altri appaiono indifesi e fragili.
Isabella è capricciosa e arrogante ma nasconde dentro di sé un enorme fardello e lo shock per una grave e tragica perdita; Eustance è un bimbo delicato e bisognoso di amore, spera con tutto il cuore che Eliza scacci l'entità che li tiene prigionieri in quella tetra dimora ma la sua volontà è debole e si ritrova succube della sorella in varie occasioni.
Nessuno vuole aiutare la povera Eliza che viene catapultata in un'avventura davvero spettrale!
Lo spirito che infesta la casa è crudele e feroce, vuole eliminarla come ha fatto con le altre e non si fermerà davanti a niente.
Questo romanzo mi è piaciuto molto, merito anche dell'atmosfera magnetica e misteriosa della nebbiosa campagna inglese, scenario ideale per ambientare storie di fantasmi.
Il personaggio di Eliza è davvero bello: da un lato abbiamo una ragazza costretta dalla società dell'epoca a rimanere imprigionata nella categoria
"donna", non sono ammesse ambizioni, successo e opinioni troppo esplicite; dall'altro c'è una donna forte che combatte per una giusta causa mettendo al primo posto la vita dei bambini.
Per farlo va contro uomini, società e religione.
La trama è ben articolata e, una nota di merito, è da fare all'autore per la sua scrittura impeccabile e per la capacità di descrivere le scene e lo stato d'animo dei personaggi.
La suspance è palpabile fin dalle prime pagine e l'atmosfera gotica da un tocco di mistero e fascino a tutta la narrazione, le scene sono descritte con dovizia di particolari e le parole si trasformano senza sforzo in immagini davvero vivide nella mente del lettore.
Il finale è tutt'altro che banale e lascia tutto sospeso in un limbo tra sogno e realtà, vita e morte!
Non voglio rivelarvi altro e consiglio questa ghost story a tutti coloro che vogliono leggere un horror elegante e ricco di brividi!

Valutazione


AUTORE: John Boyne è nato a Dublino nel 1971 e ha studiato Letteratura inglese al Trinity College. È l’autore di uno dei più clamorosi bestseller internazionali degli ultimi anni, Il bambino con il pigiama a righe (2006), divenuto poi un film di Mark Herman, oltre che dei romanzi Il ragazzo del Bounty (Rizzoli 2009), La sfida (BUR 2010), Il bambino con il cuore di legno (Rizzoli 2010), Non all’amore né alla notte (Rizzoli 2011), Che cosa è successo a Barnaby Brocket? (Rizzoli 2012), Il palazzo degli incontri (Rizzoli 2013) e Resta dove sei e poi vai (Rizzoli 2013). Vive e lavora a Dublino.

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