Buona domenica! Oggi sono qui per consigliarvi quelli che secondo me sono i libri
migliori da regalare a Natale!
Cosa c’è di meglio dello shopping pre
natalizio? Comprare libri, impacchettare libri e donare libri!
Ma, come vi anticipavo nel post “7 semplici regole per un regalo libroso”, non è sempre
facile regalare un libro.
Quindi per non rovinare il Natale a nessun
lettore potete scegliere uno dei romanzi che vi propongo qui sotto, li ho
divisi in quattro gruppi con caratteristiche precise così sbagliare è
praticamente impossibile.
Fatemi sapere cosa ne pensate e non esitate
a lasciarmi i vostri consigli!
Libri furbi!
I libri furbi sono una categoria
fondamentale, si tratta infatti di un gruppo di romanzi molto vasto che da la
sicurezza di accontentare qualsiasi lettore appassionato.
In poche parole sono libri da collezione o
libri che parlano di libri e del loro mondo!
“«Non occorre la magia per trasformare il mondo. Dentro
di noi abbiamo già tutto il potere che ci serve: il potere di immaginarlo
migliore».”
Quando J.K. Rowling
è stata invitata a tenere il discorso per la cerimonia di laurea di Harvard, ha
deciso di parlare di due temi che le stanno molto a cuore: i benefici del
fallimento e l’importanza dell’immaginazione. Avere il coraggio di fallire, ha
detto, è fondamentale per una buona vita, proprio come ogni altro traguardo
considerato di successo. Immaginare se stessi al posto degli altri, soprattutto
dei meno fortunati, è una capacità unica dell’essere umano e va coltivata a
ogni costo.
Raccontando la propria
esperienza e ponendo domande provocatorie, J.K. Rowling spiega cosa significa
per lei vivere una ‘buona vita’. Un piccolo libro pieno di saggezza, umanità e
senso dell’umorismo, ricco di ispirazione per chiunque si trovi a un punto di
svolta della sua esistenza. Per imparare a osare e ad aprirsi alle opportunità
della vita.
Un libriccino
piccolo ma unico, ideale per tutti gli adoratori della Rowling ma anche per chi
necessita di una spinta per vedere la vita da una prospettiva diversa. Un
discorso ricco di significato che riempie il cuore di speranza.
The literature book
Ecco qui un vero e
proprio gioiellino da collezione, “Il libro della letteratura” è disponibile solamente
in inglese ma merita davvero molto, con le sue immagini, le tabelle e i grafici
da numerosissime informazioni sul mondo della letteratura. Curiosità, aneddoti
e moltissime conoscenze messe a nostra disposizione in modo carino e immediato.
Della stessa linea
possiamo trovare moltissimi altri volumi, i temi sono la psicologia, la
filosofia, Shakespeare, Sherlok Holmes e molti altri.
Lo scaffale infinito di Andrea
Kerbaker
Storie di uomini pazzi per i libri
Un viaggio tra
collezionisti, volumi e biblioteche di tutto il mondo
Lo scaffale
infinito è un racconto che si snoda su un arco di oltre sei secoli, tra
collezionisti, volumi e biblioteche di tutto il mondo. È un viaggio che annulla
i confini di tempo e spazio: dall’umanesimo toscano al mondo globalizzato del
terzo millennio, attraverso l’Europa rinascimentale e la Russia degli zar, gli
Stati Uniti dell’esplosiva crescita economica di fine Ottocento e la sciagurata
parentesi nazista. Si incontrano figure immense della storia letteraria, come
Francesco Petrarca, con la sua straordinaria collezione di manoscritti e
l’amore smisurato per Virgilio; personaggi più oscuri ma non meno importanti,
come Hernando Colón, figlio illegittimo di Cristoforo Colombo, e Monaldo
Leopardi, padre non amato di Giacomo; potenti cardinali come Federigo Borromeo
e Mazarino, ricchi industriali e attori squattrinati, come i primi stampatori
di Shakespeare, inconsapevoli dell’eredità che avrebbero lasciato al mondo. A
chiudere il cerchio, vero e proprio nume tutelare dell’amore per i libri,
Umberto Eco, emblema di eclettismo ed esempio concreto dell’utopica «biblioteca
universale» di cui favoleggiava Borges. È un libro che racconta di altri libri,
ma da un’angolazione speciale: un’eredità che non smette mai di arricchirsi,
una storia che «è molto, molto decisa a scrivere tanti altri capitoli».
Anche in questo
caso non potete sbagliare, la produzione di Andrea Kerbaker è veramente adatta
a tutti i lettori appassionati. Oltre a “Lo scaffale infinito” potete anche
buttarvi su “Breve storia di un libro-a modo mio”.
Come avrete capito
si tratta di saggi dedicati al mondo dei libri, libri contenenti informazioni
sul mondo della stampa, la vita di autori, collezionisti, biblioteche indimenticabili,
archivi e personalità straordinarie.
Fantasy autoconclusivi!
Così non si sbaglia!
Regalare un libro fantasy è un po’
difficile e il motivo è semplicissimo: negli ultimi anni questo genere ha
prodotto una serie infinita di saghe!
Trilogie, quadrilogie, pentalogie e saghe
vere e proprie da sei, sette o più volumi.
A mio parere con il tempo, questa scelta, è
stata deleteria.
Ho visto moltissimi lettori allontanarsi
dal fantasy perché troppo impegnativo da un punto di vista economico ma anche
mentale, ricordare più serie contemporaneamente e aspettare mesi/anni per l’uscita
del seguito non è proprio facile!
Per questo motivo se scelgo regalare un
fantasy mi butto su un autococlusivo, sono pochi ma ci sono.
Nel profondo della foresta di Holly
Black
Nel profondo della foresta c'era una bara di vetro che
giaceva sulla nuda terra.
Dentro vi riposava un ragazzo con le corna in testa e
orecchie affilate come coltelli...
Hazel e il fratello
Ben sono cresciuti a Fairfold, una piccola città dove, da tempo, gli umani
hanno imparato a convivere pacificamente con le creature fatate della vicina
foresta. Un posto diventato meta di tanti turisti curiosi, attratti dalle magie
che qui hanno luogo ma in particolare dal ragazzo con le corna che riposa
dentro una bara di vetro, la meraviglia più grande di tutte.
Affascinati fin da
bambini da questa presenza misteriosa, Hazel e Ben hanno provato più e più
volte a immaginarne la storia. Nelle loro fantasie il giovane era a volte un
principe dal cuore nobile e dalla natura buona e generosa, e altre un essere
crudele e spietato.
Ora che è
cresciuta, però, Hazel pensa che sia arrivato il momento di accantonare tutte
quelle fantasie infantili accettando il fatto che, per quanto lo abbia
desiderato a lungo con tutta se stessa, il ragazzo con le corna non si sveglierà
mai.
Un giorno, però,
quello che sembrava impossibile accade... sconvolgendo la vita della ragazza,
di suo fratello e della loro città.
Una fiaba dark
moderna e appassionante, la sto consigliando veramente a tutti perché ha il
vantaggio di essere un autoconclusivo e di mantenere tutto il fascino del mondo
oscuro e misterioso delle fate.
Stardust di Neil Gaiman
In una fredda sera
di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristan, per
conquistare la bellissima Victoria, promette di andarla a prendere.
Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel
muro di pietra a est del villaggio e avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni
si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici.
È solo in
quell'occasione che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie.
Tristan non sa di essere stato concepito proprio lì da una bellissima fata
dagli occhi viola e da un giovane umano e non sa neppure che i malvagi figli
del Signore degli Alti Dirupi sono anche loro a caccia della stella...
Premetto che adoro
Neil Gaiman, tutti i suoi libri sono di una bellezza incredibile, piccole
esplosioni di fantasia pura, paesaggi indimenticabili, personaggi unici e
storie che rimangono impresse nel cuore.
Credo che “Stardust”
sia una delle sue opere migliori, da non perdere il film tratto da questo
romanzo.
Tutta l’opera di
Gaiman è adatta a un pubblico di lettori giovanissimi!
Lo Hobbit di Tolkien
Pubblicato per la
prima volta nel 1937, Lo Hobbit è per i lettori di tutto il mondo il primo
capitolo del Signore degli Anelli, uno dei massimi cicli narrativi del XX
secolo. Protagonisti della vicenda sono, per l'appunto, gli hobbit, piccoli
esseri "dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi
secolari", che vivono con semplicità e saggezza in un idillico scenario di
campagna: la Contea. La placida esistenza degli hobbit viene turbata quando il
mago Gandalf e tredici nani si presentano alla porta dell'ignaro Bilbo Baggins
e lo trascinano in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista di un
leggendario tesoro, custodito da Smaug, un grande e temibile drago. Bilbo,
riluttante, si imbarca nell'impresa, inconsapevole che lungo il cammino
s'imbatterà in una strana creatura di nome Gollum.
In questo caso non
si tratta di un vero autoconclusivo perché dal romanzo de “Lo hobbit” ha inizio
la grande storia dei Baggins e dell’Anello.
Nonostante questo
ha una sua conclusione ed è scritto in modo veramente semplice rispetto al più
elaborato ed elegante della trilogia de “Il Signore degli anelli”. Consigliato
anche ai lettori giovanissimi.
Mondo distopico
I libri distopici stanno veramente
invadendo il mercato, si tratta di un fenomeno davvero particolare perché più
la società sostiene di essere libera più il malcontento dilaga e il mondo della
letteratura, del cinema e dell’arte si riempie di messaggi di ribellione!
Personalmente adoro questo genere e divoro
tonnellate di libri distopici, nell’ultimo periodo mi sono immersa sempre più a
fondo nel fenomeno scoprendo che la distopia è sempre stata presente.
Qui sotto vi propongo alcuni dei classici
del panorama distopico.
The Giver. Il donatore di Lois Lowry
Jonas ha dodici
anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre,
differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo
è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le
regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano
al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità
emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un
uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni
membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal
Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel
momento sta arrivando...
Ho letto questo
libro dopo aver visto il film, devo dire che nonostante il film sia bello il
libro è decisamente migliore.
Questo romanzo fa
parte di una quadrilogia di fantascienza distopica scritta nel 1993, “The giver”
può essere letto singolarmente, ogni libri della quadrilogia si interessa a
personaggi e storie diverse tra loro anche se ambientate nello stesso mondo.
Si tratta di una
lettura breve (176 pagine) ma intrisa di grandi significati e saggezza, adatta a
un pubblico giovane.
Hunger Games di Suzanne Collins
Quando Katniss urla
"Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver
appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei
partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da
Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve
sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato
nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo,
il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor,
l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che
gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche
possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà
di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà
anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che
però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i
propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di
Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli
affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per
vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.
La trilogia di
Suzanne Collins non può essere ignorata, a mio parere grazie a questi libri l’editoria
si è lanciata sul mondo distopico creando un vero e proprio fenomeno letterario
di portata mondiale.
Dopo Hunger Games il genere distopico ha
raggiunto un successo inimmaginabile.
Ho amato alla
follia questa storia dura, crudele e sconvolgente, da leggere assolutamente!
Cecità di José Saramgo
In un tempo e un
luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per
un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in
una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi
protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli
effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno
drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex
manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si
manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace. Nel suo racconto
fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e
feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità,
artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di
valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la
sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio
della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.
Devo ancora leggere
questo romanzo ma sento già che sarà una lettura intensa e assolutamente
indelebile. José Saramago è uno scrittore prolifico e dalla personalità
straordinaria, vincitore del premio Nobel per la Letteratura, indaga realtà e
tematiche difficili da interpretare e cariche di significati profondi.
Libri semplicemente belli!
I “libri semplicemente belli” sono un
gruppo di romanzi indimenticabili, ovviamente si tratta di un opinione
personale ma, se spulciate le opinioni riguardanti questi libri, troverete ben
poche valutazioni negative.
Il serpente dell’Essex di Sarah
Perry
Londra, fine
Ottocento. Le campane di St-Martin-in-the-Fields suonano a morto per le esequie
di Michael Seaborne e i rintocchi si diffondono in tutta Trafalgar Square. Cora
Seaborne, la giovane vedova del defunto, invece di mostrarsi contrita tira un
sospiro di sollievo: la morte di Michael, un uomo stimato e influente, ma anche
freddo e crudele, l'ha resa finalmente libera, sollevandola da un ruolo, quello
di moglie, che non ha mai sentito suo. Dopo il funerale, accompagnata dal
figlio undicenne Francis, un bambino taciturno e stravagante, e dalla fidata
bambinaia Martha, Cora cerca rifugio a Colchester, nell'Essex, dove stanno
portando alla luce dei fossili lungo la costa. Da sempre appassionata
naturalista, la giovane donna vuole approfittare della ritrovata libertà per
dedicarsi a quelli che lei chiama «i suoi studi»: frugare tra le rocce e il
fango alla ricerca delle ossa fossilizzate di animali vissuti migliaia di anni
fa, sull'esempio della paleontologa Mary Anning. A Colchester Cora si imbatte
in alcune bizzarre voci secondo cui un serpente mostruoso, ricoperto di scaglie
ruvide e con occhi grandi come una pecora, è emerso dalle paludi salmastre del
Blackwater ed è risalito fino ai boschi di betulle e ai parchi dei villaggi. Un
grande essere strisciante, dicono, più simile a un drago che a un serpente, che
abita la terra tanto quanto l'acqua, e in una bella giornata non disdegna di
mettere le ali al sole. Il primo ad averlo avvistato, su a Point Clear, ha
perso il senno ed è morto in manicomio lasciandosi dietro una dozzina di
disegni realizzati con frammenti di carbone. E poi c'è stato quell'uomo
annegato il primo giorno dell'anno, ritrovato nudo e con cinque graffi profondi
su una coscia. Cora sospetta di trovarsi davanti a un caso di probabile
interesse per il British Museum: l'animale leggendario che terrorizza la gente
del posto potrebbe essere una specie nuova non ancora scoperta che va
esaminata, catalogata e spiegata. Impaziente di indagare è anche il vicario
locale, William Ransome, convinto, al contrario, che non si tratti altro che di
un'empia superstizione e che sia suo compito ricondurre il paese alla
tranquillità e alla certezza della fede in Dio. Cora e William guardano il
mondo da punti di vista diametralmente opposti, scontrandosi su tutto. Ma
allora perché, anziché sentirsi irritato, William si scopre preda di
un'eccitazione e di un'euforia inspiegabili ogni volta che si imbatte in Cora?
Sono sicura quando
dico che per me questo è il libro top del 2017!
Un romanzo che
parla di misteri ma non solo quelli legati al leggendario serpente che
sconvolge la vita degli abitanti delle campagne inglesi.
La Perry infatti ci
conduce nelle profondità dell’animo umano, sprofondiamo nei sentimenti, nelle
emozioni e nei labirinti del cuore che nasconde sempre un lato oscuro.
Un opera intensa e
suggestiva che va assolutamente letta!
Dentro soffia il vento di Francesca
Diotallevi
In un avvallamento
tra due montagne della Val d'Aosta, al tempo della Grande Guerra, sorge il borgo
di Saint Rhémy: un piccolo gruppo di case affastellate le une sulle altre, in
mezzo alle quali spunta uno sparuto campanile. Al calare della sera, da una di
quelle case, con il volto opportunamente protetto dall'oscurità, qualche
"anima pia" esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a
bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così
rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino. Come faceva sua
madre quand'era ancora in vita, Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno:
asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni... Infusi d'erbe che,
in bocca alla gente del borgo diventano "pozioni" approntate da una
"strega" che ha venduto l'anima al diavolo. Così, mentre al calare
delle ombre gli abitanti di Saint Rhémy compaiono furtivi alla sua porta, alla
luce del sole si segnano al passaggio della ragazza ed evitano persino di
guardarla negli occhi. Il piccolo e inospitale capanno e il bosco sono perciò
l'unica realtà che Fiamma conosce, l'unico luogo in cui si sente al sicuro. La
solitudine, però, a volte le pesa addosso come un macigno, soprattutto da
quando Raphael Rosset se n'è andato. Era inaspettatamente comparso un giorno al
suo cospetto, Raphael, quando era ancora un bambino sparuto, con una folta
matassa di capelli biondi come il grano e una spruzzata di lentiggini sul naso
a patata...
Questo è stato il
libro del mio 2016!
Una storia
indimenticabile che parla di pregiudizi, ignoranza e crudeltà ma che di amori
struggenti, magia, ricordi e libertà.
Un romanzo
indimenticabile che rimane impresso nel cuore!
Il sapore dei semi di mela di
Katharina Hagena
Bootshaven, lontano
nord della Germania. L'odore di mele è intenso e pungente e avvolge la vecchia
casa e il giardino. Basta quel profumo e Iris, bibliotecaria di Friburgo, di
colpo torna bambina. Sono passati anni, ma tutto è rimasto come allora: la casa
avvolta dal fitto fogliame, i ribes bianchi, i tappeti di non-ti-scordar-di-me
sepolti dalle erbacce. Un giardino quasi incantato, dominato dal vecchio albero
di melo, sotto i cui rami le donne della famiglia Lünschen hanno trovato
l'amore, l'amicizia, ma anche la morte. Come Rosmarie, l'amata cugina di Iris,
morta ad appena quindici anni. Una fine misteriosa, cui nessuno ha mai saputo
dare una spiegazione. Ma adesso è venuto il momento di occuparsi della casa.
Per farlo deve imparare a conoscere veramente le donne della sua famiglia e i
segreti che custodiscono. Come Inga, venuta al mondo mentre il melo era colpito
da un fulmine, che trasmette scosse elettriche ogni volta che tocca qualcuno; o
Harriet, convinta che i torsoli di mela sappiano di marzapane; o Mira, l'amica
di giochi di Rosmarie, che ora ha assunto in tutto e per tutto le sembianze
della cugina. Stanza dopo stanza, le domande si rincorrono l'una dopo l'altra:
che cosa aveva fatto veramente il nonno di Iris prima di andare in guerra? Che
cosa voleva dire Rosmarie a Iris quella notte lontana, prima di arrampicarsi
sul tetto del giardino d'inverno? Che rapporto c'era tra Mira e Rosmarie? C'è
solo un modo per dimenticare. Ed è ricordare.
Se mi seguite
sapete che nutro un amore profondo per questo romanzo, non lasciatevi fuorviare
dal titolo perché il libro di Katharina Hagena parla di segreti e ricordi,
amori dimenticati e amicizie custodite nel profondo del cuore.
Il viaggio di una
donna alla ricerca dela verità, perché solo quest’ultima può restituirgli la
libertà e la serenità!
Commovente e
indimenticabile.
Giorni di zucchero, fragole e neve
di Sarah Addison Allen
Josey ha tre
certezze: l'inverno è la sua stagione preferita; lei non è il classico esempio
di bellezza del Sud; i dolci è meglio mangiarli di nascosto. Vive a Bald Slope,
il paesino di montagna dov'è nata, rinchiusa nell'antica casa di famiglia ad
accudire la vecchia madre. Ma di notte Josey ha una vita segreta. Si rifugia in
camera a divorare scorte di dolcetti e pile di romanzi rosa. Finché un bel
giorno, misteriosamente, nello stanzino nascosto dal guardaroba, dove l'aria
profuma di zucchero, spunta un'esuberante signora che dice di essere venuta per
aiutarla. Chi è quella donna? Perché il suo corpo odora di fumo di sigaretta e
acqua stagnante? Perché sembra scappare da qualcosa o da qualcuno? Josey non
farà in tempo a chiederselo, che il suo piccolo mondo sarà messo sottosopra.
Scoprirà che in amore e in amicizia le certezze non esistono e che le persone,
anche le più care, possono nascondere qualcosa di inconfessabile. Accettare
questa sfida è la grande prova che Josey dovrà superare. E per lei sarà
l'inizio di una nuova vita: la sua.
Anche in questo
caso non lasciatevi fregare dal titolo perché dietro una scelta editoriale
stucchevole si nasconde un romanzo dolce, magico e coraggioso.
Tra le sue pagine
si affrontano tematiche importanti come l’accettazione di se stessi, i disturbi
alimentari e la libertà di scegliere cosa fare della propria vita.
Un protagonista che
rimane nel cuore e la capacità della Allen di spruzzare ogni cosa con un
pizzico di magia rendono questo romanzo bellissimo.
Più indicato a un
pubblico femminile!
Finiscono qui i miei consigli per gli
acquisti natalizi, spero vi siano stati utili! Buon shopping libroso e buone
feste a tutti!
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