Oggi sono qui per recensire il primo capitolo
della trilogia/serie di Tahereh Mafi: Shatter me.
Si tratta di una recensione un po’ sofferta,
infatti ho molta difficoltà a capire cosa provo nei confronti di questa
lettura.
I motivi sono più di uno ma li approfondirò
con dovizia di particolari nel corso del post.
Ho provato a cercare l’opinione di altri
blogger per vedere se qualcuno, come me, avesse avuto impressioni discordanti
sul libro ma, il web, è pieno di recensioni adoranti. L’unica versione negativa
che ho trovato è quella di Ilenia Zodiaco, youtuber, che ha inserito Shatter Me
nei Libri di Melma, una rubrica nella
quale distrugge (nel vero e proprio senso della parola) i romanzi che, a suo
parere, sono delle vere schifezze.
A questo punto non mi resta altro che dirvi
la mia!
Juliette è rinchiusa in un manicomio da 264
giorni, la sua stanzetta ha quattro mura, un letto, una coperta e una finestrella.
La sua vita è scandita solamente dall’alternarsi
del giorno e la notte, non ci sono pasti a orari fissi, non ci sono possibilità
di cure igieniche ma, soprattutto, non ci sono visite.
Juliette non parla con qualcuno da 264
giorni, non tocca nessuno da molto più tempo e nel suo isolamento la sua mente
prende strade strane: visioni, ricordi, ossessioni e paure si mescolano creando
un pensiero distorto e malato.
La salute psicologica di Juliette sta
peggiorando, l’isolamento totale e gli anni passati nei vari laboratori medici
l’hanno distrutta: è stata studiata, torturata e umiliata perché per chiunque
lei non è un essere umano ma un mostro!
Juliette ha una maledizione che le scorre
nel corpo, un dono atroce che le impedisce di toccare le persone: le basta
sfiorare qualcuno per prosciugarlo della sua energia vitale e ucciderlo.
Il suo isolamento finisce quando le viene
assegnato un compagno di cella.
Paura e sgomento prendono il sopravvento ma,
ben presto, la ragazza inizierà ad apprezzare la presenza di un'altro essere
umano.
Adam sarà una boccata di aria fresca, un
ragazzo gentile che non la guarda con
disprezzo, due occhi blu che riemergono dal passato ridonandole speranza.
disprezzo, due occhi blu che riemergono dal passato ridonandole speranza.
Purtroppo però, l’arrivo di Adam non è un
caso: Warner, comandante del distretto in cui vivono, la vuole per sé.
Il potere di Juliette è un’arma perfetta
per ottenere informazioni sotto tortura, per punire e distruggere chiunque si
metterà sulla sua strada.
E così, la nostra protagonista, finirà da
una prigione fatta di quattro mura bianche a una gabbia lussuosa e piena di
trappole.
Juliette devrà scegliere se diventare l’arma
di Warner e vendicarsi di tutti coloro che l’hanno maltrattata o, prendere in
mano la sua vita e costruire un futuro che le dia la gioia che tanto desidera.
Questo
romanzo mi ha lasciato veramente perplessa, i motivi sono molti ma il più
eclatante è la scrittura dell’autrice.
Quando
l’ho cominciato ho avuto molta difficoltà a calarmi nella storia, lo stile era
talmente particolare da destabilizzarmi e, in alcuni punti, mi sono convinta della
presenza di errori di traduzione.
Il
pensiero di Juliette è frammentato e confusionario, le pagine sono piene di
metafore, similitudini, parole ripetute cinque, dieci, venti volte e pezzi di
testo sbarrato.
Quest’ultimo dettaglio: il testo sbarrato, in
questo modo, è un espediente
creativo che permette di capire lo stato di malattia mentale della ragazza,
una diciassettenne stremata psicologicamente e fisicamente, una giovane donna
che fa pensieri sconnessi e ha desideri che nega a se stessa, verità che non
accetta e che quindi, immediatamente dopo averle formulate, le cancella
sbarrandole.
Anche le parole ripetute non mi hanno
infastidito più di tanto ma, l’ossessione
di Juliette (e dell’autrice) per i numeri in alcuni momenti mi ha veramente
irritata. Le pagine sono piene di numeri (scritti a numero e non a parola),
Juliette conta qualsiasi cosa ma allo stesso tempo fa paragoni numerici
ripetitivi e senza senso: “le 10.000
particelle che si trovavano fra di noi vanno in frantumi” o “sul suo viso distinguo 10.000 alternative”,
questo 10.000 si ripete costantemente in
ogni capitolo. Basta!
Qualcuno
ha definito le metafore dell’autrice poetiche, in alcuni casi sono d’accordo,
sono molto belle ma, in altri sono un terribile giro di parole per dire una
cosa ovvia o semplicissima.
Ecco qui alcuni esempi:
La sua voce abbraccia le lettere che compongono il mio
nome dolcemente, tanto che mi sento morire cinque volte in un secondo!
Il suo viso è una foresta di emozioni.
Il cuore mi sanguina fuori dal petto.
I suoi occhi sono due secchi di acqua di fiume a
mezzanotte.
Vorrei piangerci dentro.
Credo che gli esempi parlino da soli.
Questo stile così artificioso si quieta un
po’ nella seconda parte del romanzo, forse, un’iniziale guarigione di Juliette
e la presenza di molte scene di azione, ha attenuato la vena poetica della
Mafi.
Oltre alle polemiche sullo stile (sopportatemi!)
mi sento di dire che la trama è
parecchio prevedibile e piena di rimandi ad altre storie.
Il
potere di Juliette è identico a quello di Rogue degli X-Men (ve lo assicuro, io
sono una vera esperta Marvel!), una cosa già vista più volte.
Eh già!
Warner, il cattivo dagli occhi di smeraldo
e il fascino di un leopardo, è anche lui innamorato di Juliette! Ecco servito
su un piatto d’argento il perfetto triangolo amoroso!
Perché si sa, il buono piace ma il
cattivone affascina terribilmente!
Insomma,
sotto certi punti di vista la storia sembra un collage di pezzi di altre storie! Non odiatemi!
Ora
passiamo agli elementi positivi: i personaggi sono caratterizzati benissimo e
il background creato dall’autrice è molto interessante.
Juliette non ci da informazioni complete su
quello che è successo al suo mondo ma capiamo che l’uomo ha distrutto la natura,
gli animali e le piante stanno morendo, le stagioni non esistono più e distese
sterminate si sono trasformate in lande desertiche e desolate.
Al potere c’è la Restaurazione, un governo
militare dittatoriale che si nutre del terrore della gente promettendo una
rinascita che tarda ad arrivare, ci
troviamo in un mondo futuristico particolare, tremendo e interessante.
La
storia di legge velocemente e, da circa metà libro, coinvolge e intrattiene, lo
stile quasi delirante dell’autrice, oltre ad avermi infastidito, ha anche
creato situazioni emozionanti e uniche.
Spero nei seguiti perché non mi sento di
abbandonare questa serie e quindi, per essere sicura di proseguire, mi sono
iscritta a un Gruppo di Lettura nel quale leggeremo l’intera trilogia più le
due novelle intermedie.
A questo punto avrete notato la mia grande
confusione, vi posso solo consigliare di provare a leggerlo e farvi una vostra
opinione!
Valutazione
La serie è così composta:
(Shatter Me #1) Shatter Me
(Shatter Me #1.5) Destroy Me
(Shatter Me #2) Unravel Me
(Shatter Me #2.5) Fracture Me
(Shatter Me #3) Ignite Me
(Shatter Me #4) Restore Me
(Shatter Me #5) Senza titolo
(Shatter Me #6) Senza titolo
AUTRICE: Tahereh Mafi è
nata nel Connecticut nel 1988, ultima di cinque fratelli. Vive in California
con il marito Ransom Riggs, autore della famosa Casa per bambini speciali di
Miss Peregrin. Con Rizzoli ha pubblicato Schegge di me (2012; in originale
Shatter me), il primo romanzo della sua trilogia bestseller. Il secondo
romanzo, Unravel me, è uscito nel 2016, sempre per Rizzoli, seguito da Ignite
Me (2017).
Ho visto molte recensioni di questo libro, mi sa che lo leggerò presto :)
RispondiEliminaBella recensione e ben argomentata. A me io libro è piaciuto e ho trovato molto adatto il ripetersi di parole e numeri proprio perché mi dava l'idea della precarietà della vita e della mente di Juliette. Concordo con le similitudini con Rougue lo avevo scritto anche nella mia recensione, ma nonostante ciò il romanzo mi è piaciuto molto e non vedo l'ora di continuare la serie.
RispondiEliminaGrazie mille! Dopo averlo riletto concordo che il ripetersi di parole e numeri rende molto bene l'idea della situazione psicologica di Juliette ma, a una prima lettura, pesa un po'.
EliminaBé non mi pare talmente negativa. Bon ti ha convinto, ma nemmeno fatto schifo.
RispondiEliminaSi dai, non è totalmente negativa. ;D
EliminaUno stile davvero particolare! Spero anch'io nei seguiti ci sia qualcosa che mi faccia veramente scoccare la scintilla!
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