20 marzo 2019

"Gli amici silenziosi" di Laura Purcell


Buon pomeriggio lettori, sono qui per parlarvi di un libro che ho divorato e che mi è piaciuto moltissimo: Gli amici silenziosi  di Laura Purcell.
Questo romanzo con la sua copertina a dir poco magnifica e la sua trama intrigante mi aveva colpito fin da subito, per questo motivo quando, nel GdL Questa volta leggo della nostra amata Lettrice sulle Nuvole, è stato proposto un thriller non ho avuto dubbi! Dovevo leggerlo!
Così sono qui per condurvi nella misteriosa e inquietante dimora di The Bridge, una casa che nasconde più di un segreto.


Titolo: Gli amici silenziosi § Autrice: Laura Purcell § Pagine: 382
Casa editrice: DeaPlaneta § Genere: Thriller, Horror

Inghilterra, 1865. Rimasta vedova e incinta del primo figlio, la giovane e inquieta Elsie parte alla volta della tenuta del marito insieme alla zitellissima cugina di lui, Sarah. Ma in quell'angolo di campagna inglese remoto e inospitale, l'opportunità di trascorrere in pace il periodo del lutto diventa qualcosa di molto più simile a una prigionia: un esilio opprimente in attesa che l'amato fratello Jolyon giunga da Londra a salvare Elsie dall'isolamento e dalla noia. A distrarre lei e Sarah dalla cupa atmosfera in cui sono sprofondate, solo l'intrigante diario di un'antenata dei Bainbridge, Anna, vissuta e tragicamente morta più di duecento anni prima; e la stanza in cui giacciono ammassate decine di figure di legno dalle sembianze realistiche e straordinariamente inquietanti. Quegli "amici silenziosi" che Anna si procurò allo scopo di deliziare ospiti illustri, presto costretti a ripartire in circostanze mai del tutto chiarite.
È il 1866 e nell’Ospedale psichiatrico St. Joseph è ricoverata una paziente molto particolare, si tratta della signora Elsie Bainbridge, giovane vedova scampata a un terribile incendio.
I suoi giorni trascorrono sempre uguali, imbottita di sedativi fissa il muro bianco davanti al suo letto finché, nella clinica arriva un nuovo dottore, un giovane psichiatra disposto ad aiutarla: a breve si terrà il processo che la vede accusata di incendio doloso e omicidio ma qual è la verità?
Per la prima volta Elsie trova qualcuno disposto ad ascoltarla e così, grazie a un diario che lo psichiatra la invita a scrivere, torniamo al 1865 quando, appena rimasta vedova, Elsie è costretta a recarsi nella dimora estiva del marito Rupert, lì il marito è morto in circostanze molto strane e lì si terranno i funerali. 
Accompagnata da Sarah, cugina zitella e strana del marito, Elsie capirà ben presto che il suo desiderio di pace e riposo per riprendersi dal lutto e organizzare l’arrivo del bambino che porta in grembo, non è possibile.
La tenuta The bridge è una vecchia villa di famiglia malridotta e da tempo disabitata, tutto sembra fatiscente: il giardino sommerso dai rovi e dai cardi, le stanze piene di polvere, le camere chiuse  mai
più aperte e perfino il solaio cela qualcosa, infatti, ogni notte  da lì proviene uno strano rumore, come un raschiare incessante.
La governata afferma che nella soffitta ci sono i topi ma Elsie non è convinta, sente che c’è qualcosa che non va e piano piano, l’idea inquietante che la casa sia infestata dagli spiriti prende possesso delle due giovani donne.
Tutto precipita quando Elsie decide di aprire la porta della solaio, qui vengono trovati un diario della prima padrona di The Bridge e una statua di legno a grandezza naturale che rappresenta una fanciulla con una rosa bianca stretta al petto.
Iniziano così ad accadere fatti strani, spaventosi e inspiegabili, Elsie tenta di rimanere razionale, tenta di affrontare tutto con coraggio e controllo di sé ma, la paura si insinua subdola nel suo cuore che inizia a battere sempre più forte.
Gli amici silenziosi è un thriller dalle sfumature horror che non spaventa per le immagini cariche e colorite ma per quella sensazione strisciante di irrequietezza che l’autrice è così brava a creare, mentre accompagniamo Elsie in questa macabra avventura, ci sentiamo osservati, spiati, le ombre prendono vita e i brividi percorrono la nostra pelle insinuando pensieri oscuri.
Laura Purcell ci trascina nel buio più totale ma lo fa con grande furbizia: qualche rumore strano, un’ombra che sembra uno sguardo perfido, uno strisciare di passi, pian piano sentiamo la paura e il freddo, diventiamo sospettosi e iniziamo a temere per Elsie.

La carrozza superò sferragliando il ponte.
Sotto gorgogliava l’acqua, che sembrava ridere delle sue disgrazie.
In The Bridge c’era qualcosa di sbagliato.
A Londra aveva imparato a liquidare le sue paure come sciocchezze, ma adesso
che era tornata le sentiva di nuovo striscianti, insidiose.
Qualcosa di oscuro e minaccioso, che arrivava fino alle radici delle piante che crescevano in giardino. […]
Era proprio la struttura dell’edificio a essere malvagia.

Le pagine del diario dell’antenata ci conducono nel lontano 1600 e ci raccontano una storia strana, carica di oscurità ma, anche qui, l’autrice è brava perché in apparenza la donna non sembra percepire nulla di male, ci rilassiamo tra quelle pagine piene di cavalieri e dame ma, l’incubo è dietro l’angolo, in agguato e pronto a coglierci di sorpresa.
Nel corso del libro iniziamo a dubitare di Elsie, che sia veramente pazza?
Forse non ce la racconta giusta perché, lei stessa, è una donna particolare che nasconde misteri
orribili e inimmaginabili.
La storia ci cattura e ci trascina in quelle stanze, percepiamo chiaramente la pesantezza della polvere, l’inquietudine che schiaccia il petto, ci voltiamo indietro e sussultiamo al minimo rumore, rimanendo con il fiato sospeso fino al finale, un po’ prevedibile ma veramente ben fatto!
I personaggi sono complessi, pieni di sfumature, carichi di quella tensione così palpabile che avvolge ogni cosa come un sudario: Elsie e il suo oscuro passato, il suo tentare continuamente di rimanere ancora alla realtà, Sarah che si affanna nel terrore e nella consapevolezza che la casa racchiude un oscuro segreto, la governante che dietro una maschera di austerità nasconde paure inconfessabili, il terrore si legge negli occhi delle cameriere, si sente nel respiro mozzato dalla paura, ci colpisce e ci manda in paranoia.
Gli amici silenziosi  è un romanzo che vi terrà incollati alle pagine, una storia inquietante e ben scritta che ha come unico difetto un finale un po’ prevedibile (ho letto così tanti libri di spiriti e case infestate che mi aspettavo una conclusione simile) e qualche elemento confuso, l’autrice lascia in sospeso piccoli dettagli che potrebbero fare la differenza verso la perfezione.
Nonostante questo, lo consiglio assolutamente, se avete voglia di immergevi della nebbiosa e misteriosa brughiera inglese di fine ottocento, non potete trovare libro migliore per far nascere più di un brivido!

16 commenti:

  1. E' sempre un piacere leggere le tue recensioni. Questo libro l'ho regalato a mia cugina a Natale...vorrà dire che me lo farò prestare! ;-)
    Ciao da Lea

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    1. Grazie mille *-*
      Comunque sì, fattelo prestare perchè proprio bello!

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  2. ho letto questo romanzo il mese scorso, ma temo di essere una delle poche a cui non ha fatto impazzire, ben scritto sicuramente ma non ho trovato quella sensazione di inquietudine che credevo mi potesse regalare. la protagonista invece l'ho trovata snob e insopportabile. però sono felice che a te sia piaciuto!

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  3. che bella recensione (e che bellissima foto!). I richiami horror mi frenano un po', credo non sia proprio il mio genere anche se ho letto diversi pareri tipo il tuo

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    1. Grazie *-*
      Si tratta di un genere molto particolare, a me non ha fatto molta paura ma, nella mia vita di lettrice, ho letto montagne di horror!

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  4. E io che pensavo fosse un genere completamente diverso! Altro acquisto compulsivo e accantonato che mi devo decidere a leggere. Ma la domanda è: quando????

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  5. Anche a me è piaciuto tantissimo!

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  6. Questo voglio leggerlo. Lo ho sul kobo ma ancora rimando.

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  7. wow che libro! Devo metterlo subito in lista!!! :)

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  8. Non conoscevo né il libro né l'autrice, prendo appunti

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  9. Letto e apprezzato molto, concordo con quanto hai scritto. Poi la copertina è meravigliosa, in libreria fa un figurone!
    Baci dalla Bacci

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