28 gennaio 2017

Perchè il genere "Dispotico" ha così successo?



Buona sera carissimi, oggi mi sento in vena di riflessioni quindi ho deciso di parlare con voi del perché i libri dispotici piacciono tanto.
Questa discussione è nata a pranzo con amici, io e Silvia (una delle mie migliori amiche) parlavamo di libri, come sempre ;D e abbiamo iniziato a porci il quesito del perché il genere dispotico stia spopolando e di come tutti ne vadano letteralmente matti!
Fino a qualche anno fa il panorama fantasy era invaso da romanzi fantasy vampireschi, dopo Twilight il mondo editoriale ha sfornato così tanti libri con vampiri e annessi da rimanerne sommersi!
Invece, se ora andiamo a fare un giro in una libreria troveremo che i dispotici occupano sempre più spazio.
I gusti cambiano per fortuna ma come mai il genere dispotico ha preso così tanto piede?
Soprattutto tra i giovanissimi?


Partiamo con una spiegazione precisa di che cos'è un romanzo dispotico, questo tipo di storie ha sempre dei punti in comune:
- è ambientato in un futuro post-apocalittico o sull'orlo della rovina o con scarse risorse o in un ambiente claustrofobico
- il governo è di tipo dittatoriale palesato o nascosto
- la popolazione non ha nessuna libertà, ne individuale, ne economica
- i protagonisti sono costretti a sopravvivere
- la violenza e la crudeltà sono elementi molto spiccati
- gli adulti sono figure negative o inesistenti
- i protagonisti sono ragazzi e ragazze in un età compresa tra i quindici e i vent'anni.

Diciamo che questi sono i punti più frequenti nei romanzi dispotici, ovviamente con delle varianti.

Molti credono che questo genere sia nato con "Hunger Games", uno dei dispotici più famosi e meglio riusciti, in realtà esiste da parecchio tempo. Basta pensare a

"The Giver" scritto nel 1993, "Io sono leggenda" pubblicato nel 1954 e come questi ce ne sono tantissimi.
Questo ci fa capire che questo genere, pur essendo molto letto e apprezzato, non ha avuto la diffusione che ha avuto il resto del fantasy.
Ora come ora i titoli presenti in commercio sono così numerosi che si ha l'imbarazzo della scelta, inoltre sempre più spesso il loro successo ha portato a una trasposizione cinematografica. Ma cosa c'è dietro tutto questo interesse? Perché il genere dispotico piace così tanto?

Personalmente leggo tantissimi dispotici e, a volte, rimango sorpresa dal fatto che questi libri siamo considerati Young/Adults. Alcuni sono così violenti e diretti da colpire me che sono adulta non oso immaginare dei giovani.
Sicuramente gli adolescenti di oggi sono molto più svegli rispetto a quando ero adolescente io!
Credo che i ragazzi si identifichino nei personaggi e nella loro ricerca della libertà, la fase evolutiva che stanno vivendo li carica di molti obblighi e poche libertà, insomma tutto dovere e niente piacere: scuola, genitori, impegni sportivi e sociali, limitazioni. Come dice Isabella Del Monte (dottoranda all'università di Bologna, specialista in letteratura fantascientifica e dispotica) i giovani trovano in queste letture "un luogo di riflessione sui propri disagi, appagano la loro ansia di ribellione e di riscatto".
Inoltre "la facilità d’immedesimazione dei giovani lettori in protagonisti più o meno coetanei e che, in più, non hanno propriamente il calibro dell’eroe. A

differenza degli eroi del fantasy, infatti, il personaggio della distopia è più che altro un eroe involontario che si ritrova a fare i conti con la sua diversità rispetto al mondo di menti “fatte in serie” che lo circonda ed è spinto a cambiare il corso delle cose".
Altro punto sottolineato dalla dottoranda Del Monte è che il romanzo dispotico celebra l'adolescenza: "a differenza della distopia per adulti, dove prevale il finale negativo, la narrativa per ragazzi si mostra generalmente restia a cancellare la scintilla di speranza che le è propria. In mondi pervasi da un generale disfacimento morale e materiale, la fiaccola della speranza è consegnata nelle mani di gruppo di ragazzi resistenti. L’adolescenza viene così presentata come il motore di un mutamento sociale che prende le mosse dal rifiuto dell’ormai corrotta eredità degli adulti e giunge all'affermazione di nuovi valori e, magari, di un nuovo umanesimo."
Ovviamente il genere dispotico è bello perché ricco di emozioni e suspance, ritmato e pieno di colpi di scena, insomma una lettura che di certo non annoia.

Quello che però mi lascia davvero perplessa è la figura degli adulti, in questi libri i protagonisti sono spesso orfani o con genitori che non sanno sfamarli, proteggerli e tutelarli. Addirittura l'adulto è quasi sempre un personaggio negativo: bugiardo, traditore, codardo, meschino e crudele. Veramente un cattivo esempio!
Mi dispiace pensare che il mondo degli adulti sia visto in modo tanto negativo!

Voi cosa ne pensate?

1 commento:

  1. Ti stupirà scoprire che per chi legge distopici doc (spesso vintage o comunque non i "soliti noti") considera i distopici che si trovano nelle librerie schifezze o poco ci manca. Hunger Games d'accordo perché spiega abbastanza a livello sociologico e politico, ma se non sono dei compari di 1984 parliamo di fuffa. In pratica c'è la divisione tra distopico di alto livello e di basso.

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