Buon pomeriggio carissimi lettori, oggi
sono qui per parlarvi di Bitten. La notte dei lupi
,
ringrazio immensamente la casa editrice Fazi e la gentilissima Carolina per
aver accettato la collaborazione con il mio blog e per avermi dato la possibilità
di leggere questo libro mozzafiato.
Non conoscevo questa scrittrice, l'ho
scoperta solo quando la Fazi editore ha deciso di ripubblicare il libro con una
veste rinnovata aggiungendolo alla collana Lainya (i cui libri sono tutti, ma
proprio tutti, interessantissimi!). Le
mie aspettative erano notevoli e, nonostante non mi fossi accorta di avere per
le mani un horror, ne sono rimasta entusiasta. Dovete sapere che durante la
mia adolescenza prediligevo questo genere, leggevo tonnellate di libri horror e
non ne avevo mai abbastanza, con il tempo mi sono un po' allontanata ma sono
rimasta comunque interessata. "Bitten"
mi ha pienamente soddisfatto e ora vi dirò il perché.
TITOLO: Bitten. La notte dei lupi
AUTRICE: Kelley Armstrong
PAGINE: 463
CASA EDITRICE: Fazi-Collana LainYa
GENERE: Fantasy, Horror
TRAMA: Toronto, ai
nostri tempi. Elena Michaels è una giornalista di successo, ha un ragazzo
normale che la vorrebbe sposare, ama correre di notte, correre veloce come il
vento. Non sono certo le strade buie o i tipi loschi a farle paura perché dalla
sua ha qualcosa di straordinario. È l'unica donna licantropo al mondo. Ha
abbandonato il suo clan d'appartenenza e i comfort della villa, loro quartier
generale, per una vita ordinaria. Indietro non si è lasciata solo un Branco ma
anche Clay, colui che l'ha tradita trasformandola in un licantropo. Sarà
l'amore per l'unico uomo che davvero le abbia toccato il cuore e il forte
sentimento di appartenenza ai licantropi che la ricondurranno indietro, quando
il Branco avrà bisogno di lei. È giunto per Elena il momento di scegliere tra
l'amore per Clay e quello per il ragazzo della porta accanto, tra la sua nuova
vita, tessuta su una tela labile e pregna di bugie, e la sua natura che, come
la luna chiama le maree, la sta chiamando a sé.
Elena vive a Toronto, ha un lavoro di
successo, una bella casa e un favoloso fidanzato che l'aspetta tutte le sere
per riempirla di premure ma Elena non è completamente felice, la sua vita è
divisa in due e il segreto che si trascina a presso da ormai dieci anni le
sembra sempre più pesante.
Elena
è un licantropo, l'unico esemplare femmina esistente, una creatura
speciale ma pur sempre un essere che appartiene alla notte e agli istinti.
Alla fine non riesco più a resistere:
mi fermo con una scivolata, lancio
indietro la testa e inizio a ululare.
Il canto si riversa fuori dal mio petto
in un'espressione di pura gioia,
riecheggia per tutto il canalone e
s'innalza nel cielo senza luna, facendo sapere al mondo che sono qui.
Questo posto mi appartiene!
Eccomi qua, condannata a vivere tra due
mondi:
da una parte c'è la normalità,
dall'altra un posto in cui posso essere
me stessa senza paura di rappresaglie.
Per
dominare la sua natura Elena ha deciso di separarsi dai suoi simili: il Branco.
Da un anno conduce una vita apparentemente
normale, il lupo dentro di lei non può essere scacciato e la notte è costretta
a trasformarsi e a correre libera ma per il resto tutto sembra andare per il
meglio, finché non arriva la telefona di Jeremy, il suo alfa: il Branco ha bisogno di lei e, nonostante Elena non voglia, si sente in dovere di correre in loro aiuto, non può abbandonarli.
Tornare
non sarà per niente facile perché dietro di lei non ha lasciato solo amici ma
Clay e la sua vera natura. Nell'abbandonare il Branco Elena ha cercato in tutti
i modi di scacciare la sua parte selvaggia e ora dovrà fare i conti con tutto
questo.
"Bitten"
è un libro di grande azione e suspance, la nostra eroina sarà costretta ad
affrontare la minaccia più grande che il clan abbia mai avuto. I cattivi sono davvero cattivi, le scene
descritte sono molto forti e violente, i combattimenti e gli inseguimenti
sono descritti con dovizia di dettagli, non viene tralasciato nulla e mi sento
in dovere di avvisarvi che ci sono parecchie immagini sanguinolente e un po'
macabre.
Per me non sono una novità, vi avviso
perché non mi aspettavo che questo romanzo fosse così forte, credevo di leggere
un fantasy ma in realtà il suo posto è nel mondo horror, non si tratta di una
cosa estrema ma alcune scene sono davvero violente e di notevole impatto.
La
scrittrice è riuscita a creare un mondo interessantissimo, i licantropi sono
una specie poco diffusa e la licantropia è trasmessa geneticamente da maschio a
maschio o tramite il morso.
I licantropi generalmente non intrecciano
relazioni amorose con le donne, hanno avventure ma nulla più, i bambini nati da
queste storie se femmine vengono lasciate alla madre, questo perché non
ereditano il gene del lupo, se maschi vengono rapiti dal padre e inseriti
all'interno del Branco. Verso la pubertà subiranno la prima trasformazione.
Elena
è un caso unico, le donne che vengono morse non sopravvivono alla mutazione.
Diventare
lupo è terribilmente doloroso da un punto di vista fisico e talmente
sconvolgente che la mente rischia di impazzire. Elena è una donna
particolarmente forte e tenace, quando viene morsa il suo animo è così pieno di
rabbia e odio che la trasformazione è solo un altro modo per manifestarla.
Morsa di proposito e di proposito
trasformata in un licantropo,
è davvero sorprendente che io sia
sopravvissuta.
Del resto, se prendi in considerazione
una specie con una trentina di maschi e una sola femmina,
quell'unico esemplare diventa una specie
di trofeo da conquistare.
Elena non ha avuto una vita facile, orfana
a cinque anni viene mandata in varie famiglie affidatarie che regolarmente la
abbandonano, diventata una bella ragazza conosce padri crudeli che la adottano
solo per approfittarsi di lei.
Quando ormai maggiorenne incontra Clay
crede di aver finalmente trovato la felicità, reprime l'odio verso il prossimo
che ha accumulato negli anni per vivere una vita serena e piena d'amore, ma
sarà proprio Clay a tradirla mordendola.
Tradita
dall'unica persona con cui si era veramente aperta, sopraffatta dal dolore
fisico e mentale, ossessionata dalla perdita di una vita normale in cui avrebbe
potuto costruire una famiglia (ovvero tutto quello che non aveva mai avuto),
Elena affronterà la trasformazione con una rabbia e una violenza così forti da
tenerla in vita.
Quando finalmente ritroverà un certo
equilibrio non smetterà mai di rinnegare la sua nuova parte selvaggia: lei non
vuole essere un licantropo.
Elena
è un personaggio bellissimo, ricco di sfumature e descritto meravigliosamente.
In perpetuo conflitto con se stessa, rinnega il suo essere lupo, si allontana
da esso e cerca in tutti i modi di nascondersi dietro una vita ordinaria. Vuole
convincersi che la vera Elena è quella umana: dolce, premurosa, cordiale e
affabile ma così facendo non sarà mai felice.
Nel
corso di questa straordinaria avventura sarà costretta ad affrontare la sua
vera natura, le sue paure più grandi, i suoi mostri più oscuri e i suoi sentimenti
nei confronti di Clay.
...la mia storia con Clay era talmente
lunga e complessa,
che dormire con lui non poteva essere
considerato semplice sesso.
Era come cedere a qualcosa di
profondamente radicato dentro di me:
tutta la rabbia, l'odio e il dolore del
mondo non erano in grado di trattenermi dal tornare con lui.
Essere un licantropo,
trovarmi a Stonehaven e stare con Clay
erano tre cose così intrecciate che separarle non era più possibile. Accettare
una delle tre significava automaticamente arrendersi anche alle altre.
E concedermi a Clay non era tradire
Philip, ma tradire me stessa.
Il
loro rapporto attraversa tutto il libro. Clay è un uomo che ha sofferto molto,
l'infanzia dolorosa e violenta lo hanno colpito nel profondo ma, con il tempo,
lui ha completamente accettato il suo essere un licantropo arrivando
addirittura a preferire la sua natura di lupo a quella umana.
Gli uomini sono troppo complessi e pieni di
regole senza senso, i lupi sono più liberi e immediati, vivono i rapporti con
la semplicità delle emozioni e degli istinti senza farsi schiacciare da mille
problemi mentali.
Clay è selvaggio e mascolino, carico di
energia e pieno di passione, sa essere infinitamente premuroso ma anche
sensuale e violento. Il Branco e Elena sono tutto per lui, l'averla trasformata
in lupo non è stato un gesto calcolato ma un atto puramente egoistico e
impulsivo, la paura di perderla nel momento in cui lei avesse scoperto il suo
essere licantropo ha prevaricato la ragione.
Elena
è attratta da Clay in modo inesorabile ma prima di perdonarlo dovrà perdonare
se stessa.
«...Non c'è niente in quel mondo, o in
questo, o in qualsiasi altro cui tu non possa opporti.
Lo sai qual è l'incantesimo che
"quel posto" esercita su di te?
Ti rende felice, ma tu non potrai mai
ammetterlo,
perché secondo te la vera felicità può
esserci solo nel mondo "normale" con amici "normali" e un
uomo "normale".
E tu ti costringi a essere felice con
questo tipo di vita, anche se rischia di ucciderti.»
Clay a Elena
Apro una piccola parentesi per parlarvi di
un altro personaggio: Jeremy, il capobranco.
Jeremy mi è piaciuto moltissimo, nonostante
sia un lupo ha imparato a dominare la sua natura selvaggia incanalando le sue
emozioni nella pittura, ha un animo premuroso e gentile, paziente e confortante
ma allo stesso tempo possiede una volontà di ferro e la solidità di una roccia.
Si prende cura di Elena e Clay come farebbe
un padre, li accudisce e li istruisce, cerca di proteggerli e di limare i loro
spigoli parecchio appuntiti ma nel suo essere calmo c'è una forza incredibile,
la capacità di valutare le situazioni senza lasciarsi travolgere dalle
emozioni.
Nel romanzo deve affrontare una minaccia
enorme ma non si lascia mai
abbattere, manifesta le sue decisione con pacata fermezza, non alza mai la voce e non manca mai di rispetto a nessuno ma il suo spirito riesce ad affermarsi sempre. L'unica che gli terrà testa e in qualche momento disubbidirà apertamente è Elena che dovrà ben presto tornare al suo posto.
abbattere, manifesta le sue decisione con pacata fermezza, non alza mai la voce e non manca mai di rispetto a nessuno ma il suo spirito riesce ad affermarsi sempre. L'unica che gli terrà testa e in qualche momento disubbidirà apertamente è Elena che dovrà ben presto tornare al suo posto.
La
trama ingegnosa e piena di colpi di scena, i personaggi ben sviluppati e le
scene riccamente descritte fanno di "Bitten" un romanzo horror
geniale e ricco di emozioni. La storia d'amore non prevarica mai il resto della
narrazione, le scene di sesso non sono per nulla volgari ma piene di passione e
sensualità, le trasformazioni di Elena sono così ben descritte da permetterci
di immaginare ogni singolo passaggio, le percezioni quando è un licantropo sono
favolose: sentiamo come un lupo, annusiamo come un lupo, vediamo come un lupo e
capiamo come si comporta e cosa prova un lupo.
Un altro punto a favore è la conclusione
del romanzo, per chi ama le serie vi sono ancora un sacco di libri ambientati
nel mondo di Elena altrimenti è possibile leggere solo questo volume che ha una
fine propria e definitiva.
Assolutamente
consigliato!
Valutazione
AUTRICE: Kelley Armstrong,
madre di tre figli, vive nella campagna dell’Ontario, dove è nata nel 1968.
Oltre che della trilogia Women of the otherworld, Kelley Armstrong è autrice
anche della trilogia young-adult The Darkest Powers, della quale è stato
pubblicato The Summoning – Il richiamo delle ombre (Fazi, 2011).
L'autrice
ha scritto numerosi libri che hanno come ambientazione il fantastico mondo di
Elena, la serie prende il nome di: Women
of the Otherworld. I primi tre sono stati pubblicati da Fazi mentre gli
altri sono disponibili solo in lingua originale, l'autrice comunque sta
proseguendo la saga con nuovi volumi. "Bitten" ha il pregio di
essere un romanzo auto-conclusivo che non necessita della lettura dei
successivi volumi per un finale definitivo, è possibile così leggere
solamente questo libro senza doversi per forza inoltrare in una nuova serie.
Dall'enorme successo della storia è nato un
telefilm che promette di essere davvero bello e carico di emozioni!
1. Bitten
2. Stolen
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4. Industrial magic
5. Haunted
6. Broken
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10. Frost bitten
11. Waking the wicht
Di Bitten ho visto la serie tv. Ciao
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